Borgo, il Degasperi passa da Pendenza a Bertoldi 

Cambio al vertice. Un nuovo dirigente scolastico per l’Istituto superiore: «L’obiettivo  è riuscire ad ampliare l’offerta formativa per gli studenti, per dare alla valle qualcosa in più»


Marika Caumo


Borgo. «Qua mi sento già a casa». Giulio Bertoldi è il nuovo dirigente dell’istituto Degasperi di Borgo. Trentino, per 23 anni insegnante di matematica e scienze (di cui ben 10 alle scuole medie di Telve e 5 nella sua Pergine), da 8 anni è dirigente scolastico: sei passati a S. Giustina, nel Bellunese, dove ha retto anche Sedico; gli ultimi due nell’onnicomprensivo di Fiera di Primiero. La nomina è di inizio agosto e da pochi giorni è a Borgo per conoscere struttura e dipendenti, lunedì c’è stato anche il primo collegio docenti. Tra i suoi obiettivi, quello di ampliare l’offerta formativa. Subentra a Paolo Pendenza che, dopo 10 anni al Degasperi, guiderà il Rosmini di Rovereto. «Ma rimarrò cittadino di Borgo», assicura l’ex dirigente.

Il saluto della giunta comunale

Il sindaco Enrico Galvan insieme alla giunta ha voluto incontrarli martedì pomeriggio. «Per istituzionalizzare questo passaggio di consegne molto sentito, la presenza del Degasperi è significativa, un punto di riferimento per tanti - ha spiegato Galvan -. Ringrazio il professor Pendenza per il lavoro fatto in questi anni, abbiamo condiviso molte iniziative, c’è stata un ottima collaborazione e sensibilità, si è instaurato un rapporto di stima ed amicizia. Do il benvenuto al professor Bertoldi, con l’auspicio che tanti progetti iniziati proseguano e ne nascano di nuovi, sempre nel rispetto di ciascun ruolo».

La nuova biblioteca

Tra i temi su cui ragionare insieme ci sarà sicuramente la nuova biblioteca comunale, attualmente all’interno della scuola, con entrambe che necessitano di ulteriori spazi.

«Ricordo bene quando, 10 anni fa, appena arrivato, fui chiamato proprio in questa sala dal sindaco Fabio Dalledonne, eletto da poco, per incontrarci. Confermo a Giulio Bertoldi che questa attenzione da parte del Comune c’è sempre stata. Il Degasperi è la scuola del territorio e la collaborazione con Comuni e Comunità di valle è fondamentale», ha ricordato Pendenza.

Dieci anni di cambiamenti

Dal 2009 molto è cambiato. «Allora mi colpì il fatto che dall’esterno venivano messi in evidenza gli aspetti negativi, si preferiva andare a Trento, eppure dall’interno era una bella struttura, con buoni insegnanti e grandi potenzialità. Mi sono detto, deve cambiare. – prosegue Pendenza -. E’ stato un lavoro lungo e difficile che però ha dato i suoi frutti: il territorio si è riappropriato della sua scuola e quelle che erano potenzialità ora sono riconosciute da tutti, c’è finalmente l’orgoglio nel frequentarla». In dieci anni il Degasperi si è caratterizzato: ha investito in innovazione dal punto di vista didattico (dal Creativity Lab al peer tutoring, al setting delle aule, eccetera), nelle collaborazioni con le aziende e con gli istituti comprensivi limitrofi, e i risultati sono riconosciuti.

Le cifre dell’Istituto

I numeri hanno dato ragione: tra qualche giorno saranno ben 40 le classi al via nei sei indirizzi scolastici, 4 in più rispetto allo scorso anno scolastico. Segno “+” dunque per le iscrizioni nelle classi prime, in particolare nei licei. A ciò si aggiungono i corsi serali Sirio. «Il serale del Degasperi è il più numeroso e importante del Trentino: anche se è una realtà periferica ha un maggior numero di studenti, provenienti da Trentino e Veneto. Merito della particolare attenzione data ad ognuno di loro: l’impronta della sua fondatrice Anna Cassol è stata mantenuta», rivela Pendenza.

Il nuovo dirigente

«E’ un’eredità importante che mi prendo, ho sempre sentito parlare bene del Degasperi che per diversi aspetti ed attività, in primis l’orientamento, è preso ad esempio», ha spiegato Bertoldi. Il quale, in merito agli auspici di Galvan, ha confermato «la volontà di proseguire su questo solco. La scuola si deve aprire al suo territorio e il territorio deve essere aperto alla scuola. Da parte mia c’è la totale disponibilità a collaborare, sempre. L’obiettivo è quello di ampliare l’offerta formativa per gli studenti, per dare all’utenza qualcosa in più». Un obiettivo che, con la condivisione ed il sostengo degli enti del territorio, potrebbe venire raggiunto.















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