«Associazioni e famiglie vanno aiutate per lo sport»
Pergine. Sport e semplici attività ludico-sportive sono al centro dell’attenzione del Pd perginese. Attenzione che viene concretizzata portando il problema sotto forma di mozione in consiglio...
Pergine. Sport e semplici attività ludico-sportive sono al centro dell’attenzione del Pd perginese. Attenzione che viene concretizzata portando il problema sotto forma di mozione in consiglio comunale.
Fatta la premessa legata alla sedentarietà diffusa e all’impossibilità di svolgere qualsiasi attività motoria da sportivi e non a causa del lockdown per la pandemia da Coronavirus, il Pd sottolinea che «sono necessarie forme di sostegno alle associazioni sportive, per garantire il prosieguo della loro attività, e alle famiglie, per permettere loro di poter accedere alle diverse opportunità di attività sportiva, con un occhio di riguardo ai più piccoli. In generale, bisognerà ripensare lo sport e il suo ruolo nelle politiche urbane, integrandolo con i modelli di welfare locale e con il disegno degli spazi collettivi della città, per creare un sistema interconnesso che renda facili e accessibili le scelte di salute: un sistema, che è fatto di infrastrutture materiali legate alla mobilità e allo sport, ma anche e soprattutto di infrastrutture immateriali, che sono le associazioni e le società sportive, che non possiamo confinare negli impianti sportivi, ma dobbiamo immaginare come nodi fondamentali di questa rete».
E chiede al consiglio comunale di «stimolare la sottoscrizione di Patti di collaborazione come strumenti per coinvolgere le associazioni sportive nella cura delle aree pubbliche attrezzate per lo svolgimento dello sport in forma libera, considerate come “beni comuni”, per dare risposta alle loro esigenze di spazi per l’attività, garantendo al contempo la libertà di fruizione gratuita per tutti i cittadini e la tutela dei beni stessi. Potrebbero essere oggetto di tali accordi Parco Tre Castagni, Parco Giarete, Parco degli Assizzi e altri luoghi pubblici». E quindi propone di «convocare un gruppo di lavoro con i rappresentanti dell’associazionismo sportivo locale per un piano condiviso di utilizzo di impianti sportivi e palestre scolastiche a partire dall’inizio della prossima stagione sportiva; portare in consiglio comunale una proposta di revisione delle tariffe di utilizzo degli impianti sportivi comunali per alleggerire gli oneri su associazioni e società sportive; chiedere alla giunta provinciale di aprire entro agosto 2020 il bando per progetti di promozione dell'attività motoria, anche di durata pluriennale, presentati da federazioni sportive, discipline associate ed enti di promozione sportiva, anche in collaborazione con le associazioni affiliate, aumentando il budget con le risorse già stanziate e non utilizzate per il sostegno alle manifestazioni sportive non realizzate; chiedere il potenziamento del “voucher sportivo”, estendendolo all’età 0-18 anni, mantenendo l’ancoraggio all'assegno unico provinciale e ampliandolo ai nuclei familiari aventi diritto alla quota B1 già a partire dal 1° figlio, eliminando i requisiti dei 10 anni di residenza in Italia e 3 in Trentino».