«Area lago senza progetti  concreti per svilupparla» 

Levico Terme. Il referente della Consulta, Giuseppe Resta, critico nei confronti del Comune  dopo aver visionato il Prg: «Apprezziamo gli intenti, ma servono proposte che risultino incisive»


Franco Zadra


Levico terme. Giuseppe Resta, referente della Consulta lago con Andrea Moschen e Annalisa Caffi, riferisce di un incontro con l'amministrazione comunale nel quale «l'assessore Perina – dice Resta – e l'architetto Nicola Franzini, responsabile dell'Ufficio tecnico per l'edilizia privata, ci hanno illustrato, prendendosi per tempo in quanto si tratta di un Prg che richiederà almeno due anni per la sua stesura definitiva, richiedendoci un feedback dal territorio, quelle che potranno essere le direzioni di sviluppo da prevedere nel Prg, focalizzandosi sul territorio della Consulta lago che si estende dalla destra idrografica del rio Maggiore fino al confine del Comune di Pergine e il forte delle Benne, dalle sponde del lago fino alla località Maso Vetriolo Vecchio, sottoponendoci una mappa del Comune del 2002, perciò non aggiornata e che riportava degli interventi ormai scaduti con alcuni ancora validi, mancando però quelli che sono attualmente in agenda, senza peraltro avanzare alcuna proposta particolare e, dopo questo primo incontro informale, come Consulta ci siamo riservati di discuterne tra noi e con i cittadini interessati».

«Ciò che abbiamo recepito – continua Resta – è l'intenzione dell'amministrazione di valorizzare maggiormente l'area lago, ma non sappiamo ancora di progetti di sviluppo concreti, se non che, per quanto riguarda Vetriolo, sembra che non ci sia più l'intenzione di trasferire in città i volumi dei grandi alberghi che Peghini si era impegnato ad abbattere, ma di lasciarli a Vetriolo in favore di un suo futuro rilancio urbanistico, e quindi non ci sarebbe l'intenzione di realizzare un centro commerciale in via Altinate e quella parte non dovrebbe venire edificata. Sembra vogliano potenziare l'ingresso di Levico con ciclabile e servizi di ricarica di macchine elettriche, parcheggi di assestamento così da fermare il traffico prima del lago o limitare il traffico su Parco Segantini e il parcheggio del lago, ma ancora a livello ipotetico senza tuttavia alcun progetto definitivo. Ci hanno detto di un obbligo della Provincia e della Comunità di valle di limitare enormemente i terreni edificabili, ma non avendo visto la mappa aggiornata non so dire se siano previste o no nuove aree edificabili. La cosa che pare più fattibile sono gli accordi pubblico-privato per la trafrormazione delle particelle con destinazione alberghiera in residenziali, a fronte dei tanti alberghi dismessi e non utilizzati per cui si sta predisponendo un documento normativo con delle linee guida da applicare a tutti a scanso di imparzialità».

«Da parte nostra – conclude Resta – apprezziamo l'intento di sviluppare la zona lago per renderla più turistica, più bella e più verde, ma pensiamo che non siano i piccoli interventi che ci sono stati illustrati le azioni concrete per programmare il futuro di Levico, ne servono di più incisive, come per esempio, lo svincolo del Maines con tutta l'area agricola alla sua sinistra che era destinata nel 2002 a ospitare gli impianti sportivi, una zona bianca con un indice di edificabilità molto basso, sarebbe l'ideale per collocarvi un campo da calcio intercomunale togliendolo dalla zona lago dove di fatto toglie spazi verdi per il Parco e le domenica la viabilità viene chiusa perché intasata dal traffico dei tifosi, dove vedremmo meglio una zona polifunzionale, un piazzale di pertinenza del PalaLevico, e una estensione del Parco Segantini, mentre la sede del Calcio Levico potrebbe diventare la sede delle consulte. Infatti, abbiamo fatto presente all'assessore della difficoltà di incontrare i cittadini per confrontarci sulle proposte riguardo al Prg poiché non abbiamo ancora una sede, come non c'è per nessuna delle tre consulte cittadine, una richiesta che abbiamo fatto appena insediati che ancora attende una risposta».













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