levico terme - appuntamento  

Al parco con le parole di Helena Janeczek

LEVICO TERME. Il Parco delle Terme di Levico procede nella sua rinascita dopo la tempesta dello scorso ottobre, grazie anche alla letteratura e la poesia con una serie di appuntamenti intitolati...


di Luigi Carretta


LEVICO TERME. Il Parco delle Terme di Levico procede nella sua rinascita dopo la tempesta dello scorso ottobre, grazie anche alla letteratura e la poesia con una serie di appuntamenti intitolati “Parole alle serre del Parco”. Il primo degli incontri previsti, moderato da Claudia Boscolo, saggista e insegnante, è per domani alle 18 alle serre del Parco delle Terme con Helena Janeczek, autrice di punta nel panorama letterario europeo contemporaneo e vincitrice del 72° Premio Strega 2018 con il romanzo “La ragazza con la Leica”, per la prima volta in Trentino invitata dalla Piccola Libreria di Levico. In mattinata la scrittrice incontrerà anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo Levico Terme, con cui parlerà della tutela dei rifugiati, a cui è dedicata un’antologia di racconti dal titolo “Anche Superman era un rifugiato”, a cura di Igiaba Scego per cui la Janeczek ha scritto un racconto dedicato al tema dell’identità.

La Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca e in Italia dal 1983 ha pubblicato una raccolta di versi in tedesco ed è lettrice per Mondadori della sezione Letteratura straniera, oltre che ormai una delle principali scrittrici nazionali, autrice di romanzi come “Le rondini di Montecassino” in cui narra le quattro battaglie di Montecassino del gennaio-maggio del 1944 raccontate dai punti di vista dei soldati , finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa. Al romanzo è poi seguito “Lezioni di tenebra”, opera autobiografica che ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima, seguito da “Bloody Cow”, storia di Clare Tomkins, la prima vittima della malattia comunemente nota come "mucca pazza", e quindi “La ragazza con la Leica” che oltre al Premio Strega ha vinto anche il Premio Bagutta. L’ultima opera della Janeczek è caratterizzata dal mai sopito interesse per la Storia e la memoria, in cui l’autrice tratta un grande affresco sullo spunto della biografia di Gerda Taro, tedesca nata da una famiglia ebraica galiziana, ribelle, avventurosa e pioniera del fotogiornalismo, morta in Spagna sul campo di battaglia a soli 26 anni.













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