«Addio Claudio, uomo colto e sensibile»
Baselga di Piné, ieri pomeriggio nella chiesa di Faida l’ultimo saluto della comunità all’ex professore Molinari
BASELGA DI PINÉ. L’ultimo saluto a Claudio Molinari scomparso e ritrovato lunedì, in val dei Mocheni è avvenuto ieri pomeriggio. Nella Chiesa di Faida è iniziato con la recita del Rosario e proseguito poi con la celebrazione della messa. La cerimonia, cantata dal coro parrocchiale, è stata officiata da parte di don Giorgio, parroco di Bedollo e amico della famiglia Molinari. Una folla composta ha accompagnato il fratello Dario e i famigliari nel servizio funebre.
Don Giorgio e gli amici lo hanno ricordato per la sua gentilezza, bontà d’animo e per la caratteristica che lo faceva assomigliare ad Atlante mentre passeggiava, sempre un po’ pensieroso e con la testa leggermente inclinata verso il basso, immerso nei problemi irrisolti di un’umanità che lo deludeva a ogni passo. «Era molto sensibile alla bellezza, al decoro, alla pulizia, dicono gli amici. Lo ricordiamo come ambientalista - ecologista che soffriva per lo scempio che la natura umana procurava al creato, amava gli animali, i fiori e avrebbe desiderato vivere in un mondo educato, non urlato. Era come il pesciolino rosso che viene messo negli acquari per segnalare l’inquinamento. Era anche un cantastorie che sapeva tratteggiare le caratteristiche dell’elemento umano con sottile ironia e arguzia non comune». Un altro amico ha voluto ricordarlo come bravo ragazzo, ottimo insegnante e con un animo sensibile verso tutti. «Era una persona colta. Leggeva e parlava sia il latino sia il francese. Era benvoluto da tutti». Non aveva frequentato le scuole pinetane perché viveva a Varese, ma le sue amicizie erano quelle dei coetanei con i quali condivideva durante le vacanze estive il piacere del gioco del calcio, delle camminate sui monti, delle corse nei prati. La cerimonia si è conclusa sul sagrato della chiesa, con la preghiera di accompagnamento verso la cremazione.