Per il Piper precipitato sul Lagorai nessuna anomalia: è stato un errore umano
Il 28 dicembre scorso un aereo aveva effettuato un atterraggio di emergenza sulla catena del Lagorai. Dopo l’indagine dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, è emerso che il mezzo non presenta alcun problema. La causa dell'incidente, quindi, sarebbe il fattore umano
L'INCIDENTE. Atterraggio di emergenza sul Lagorai
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TRENTO. Il 28 dicembre scorso un aereo, nello specifico un Piper, condotto dalla giovanissima Silvia de Bon, di Longarone, aveva effettuato un atterraggio di emergenza sulla catena del Lagorai.
Dopo l’indagine dell’Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, è emerso che il mezzo non presenta nessuna anomalia. La causa dell'incidente, quindi, sarebbe il «"fattore umano", dipeso dalla inadeguata valutazione da parte del pilota delle capacità di salita dell'aeromobile in relazione all'ostacolo da superare». Una montagna, che il Piper avrebbe dovuto oltrepassare per rientrare a Belluno. L’Agenzia ha affermato però che la pilota è stata brava nel mantenere il controllo del velivolo e a non aver virato, evitando «potenziali catastrofiche conseguenze».
La relazione d'inchiesta è stata pubblicata sul sito dell'Ansv nei giorni. «Le inchieste - si legge - hanno l'unico obiettivo di prevenire futuri incidenti, non di attribuire colpe e/o responsabilità». Per quelle, eventualmente, c'è l'autorità giudiziaria. Viene fatto presente che il pilota «aveva una limitata esperienza di volo totale».
«Anche la gestione inadeguata delle tempistiche del volo di ritorno può avere contribuito a decisioni non ottimali derivanti dalla fretta e dalla inesperienza». Alcuni elementi hanno però contribuito a evitare conseguenze tragiche. Tra questi «la decisione del pilota di non virare per tentare di individuare una via di scampo quando ormai l'aereo era a bassissima quota, prossimo all'impatto».