Pd Trentino: «Regione usata come merce di scambio»
I capigruppo del Partito democratico del Trentino in Consiglio regionale e provinciale, Andrea de Bertolini e Alessio Manica: "E’ stato fatto tutto senza alcuna riflessione sui contenuti futuri dell'ente"
TRENTO. "L'epilogo non è certo migliore del lungo dibattito che lo ha preceduto. Per trovare posto in Giunta ad una donna (una), si è messa fine alla prassi della staffetta che vedeva alternarsi alla Presidenza e Vicepresidenza della Regione i due Presidenti delle Province Autonome". A scriverlo, in una nota, sono i capigruppo del Partito democratico del Trentino in Consiglio regionale e provinciale, Andrea de Bertolini e Alessio Manica, che si esprimono sulla vicenda della Giunta regionale del Trentino-Alto Adige.
"Poi, per dare soddisfazione alle molte ambizioni, si è deciso di optare per una Giunta a sei, cosa questa che non si spiega vista la sempre più evidente carenza di competenze in capo alla Regione. A destra non perdono mai occasione di sottolineare quanto la Regione sia vuota e inutile, salvo poi ricredersi quando è ora di assegnare poltrone. Infine, per l'appunto, la suddivisione delle competenze, talmente scarse che per darne un po' a tutti sembra quasi di doversele inventare. E così pare che il futuro assessore FdI Carlo Daldoss avrà l'arduo compito di gestire la Cooperazione internazionale - funzione che fa principalmente capo alle Province e che la destra trentina negli anni ha praticamente svuotato - e la Biblioteca della Regione", continuano de Bertolini e Manica.
"Mai come in questa occasione - concludono i consiglieri - la Regione è stata usata come merce di scambio per riuscire ad accontentare le forze politiche che hanno sostenuto la candidatura di Fugatti. Il tutto ovviamente a spese dei contribuenti, che si troveranno a pagare un lauto emolumento ad Assessori la cui principale occupazione sarà quella di cercare qualcosa di cui occuparsi. E tutto ciò accade - con vera miopia - senza alcuna riflessione politica posta da maggioranze trentine e altoatesine su quali dovrebbero essere i contenuti futuri dell'Ente Regione. Così confermando come per entrambe le maggioranze questo luogo di necessario incontro e confronto istituzionale sia del tutto svilito rispetto ai contenuti."