IL CASO

Paziente morta a Bolzano, condannati due soccorritori

Sei mesi di pena al capo equipaggio di un'ambulanza della Croce Rossa e quattro mesi ad un centralinista del numero unico di emergenza 112



BOLZANO. Doppia condanna, in tribunale a Bolzano, per omicidio colposo: sei mesi di pena al capo equipaggio di un'ambulanza della Croce Rossa e quattro mesi ad un centralinista del numero unico di emergenza 112 (ex 118) in quanto avrebbero commesso degli errori nella gestione di un intervento di soccorso che comportò la morte di una paziente.

I fatti risalgono al 2014 quando una donna bolzanina di 76 anni accusò dei dolorosi crampi addominali. La figlia della donna aveva chiesto aiuto al numero di emergenza e l'operatore del 112 aveva seguito telefonicamente l'intervento, disponendo l'invio dell'ambulanza in codice giallo.

Una volta giunto sul posto, però, il capo dell'equipaggio di volontari aveva escluso — senza averne il titolo né la competenza — la necessità dell'intervento di un medico e di un trasporto all'ospedale, informando di questa decisione l'operatore della centrale. La donna si era aggravata nei giorni seguenti fino al decesso, causato da un'emorragia interna.

La figlia della donna aveva sporto denuncia. Ora seguirà un processo civile per il risarcimento del danno.













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