Orsi, l'associazione cacciatori si rivolge al Tar
Depositato un atto di intervento per contrastare il ricorso presentato dagli animalisti, tra cui la Lav, motivo della sospensione dell'uccisione di Jj4 e Mj5
TRENTO. L'Associazione cacciatori trentini ha depositato un atto di intervento al Tar di Trento per contrastare il ricorso presentato dagli animalisti, tra cui la Lav, e che al momento ha consentito di sospendere l'uccisione degli orsi Jj4 e Mj5.
«Con questo atto, l'associazione - che rappresenta 6.000 cacciatori trentini - si vuole forse candidare ad uccidere gli orsi condannati a morte da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, visto il diniego dell'Ordine dei veterinari e della loro Federazione nazionale a operare l'eutanasia se ci dovesse essere il sì del Tribunale il prossimo 25 maggio?», scrive la Lav in una nota.
«Questa entrata in scena dei cacciatori nella vicenda che riguarda gli orsi JJ4 e MJ5, conferma una volta di più i veri interessi della categoria - dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici - i cacciatori raccontano di essere i primi ambientalisti, coloro che più di tutti curano gli equilibri ambientali, ma con questa presa di posizione non fanno altro che dimostrare chiaramente che si tratta solo di un tentativo di rendere più tollerabile la loro sanguinaria attività che ora grazie alla Legge "caccia selvaggia" può essere esercitata tutto l'anno, contro qualsiasi specie, anche nelle aree urbane e nei parchi e può mettere nel mirino specie protette come gli orsi».