Reazioni

Orsi, ira della Coldiretti: «Prima di sacrificare aree agricole per gli hotel di lusso, garantiamo la sicurezza dei turisti»

Il nuovo attacco dell'orso a un turista a Dro a pochi giorni dalla manifestazione dei contadini in piazza Dante: «Adesso basta». L'Aidaa: «Chiediamo trasparenza». L'Enpa: "Troppi ritardi sui bidoni anti-orso"

IL FATTO Turista francese attaccato dall'orso a Dro
IL SINDACO "Azioni più incisive verso gli animali confidenti"
MOLVENO Incontro ravvicinato tra una mamma con tre figli e un'orsa
ANDREA PAPI Il 5 aprile 2023 l'aggressione mortale nei boschi del Peller
IL VIDEO L'orsa e i cuccioli in un giardino ad Arco



TRENTO. Pochi giorni fa erano in piazza per chiedere, tra le altre cose, una stretta sulla gestione dei grandi carnivori. Oggi, dopo l’aggressione dell’orso a un turista a Dro, intervengono in maniera molto decisa. La Coldiretti del Trentino non ci sta, e il suo presidente, Gianluca Barbacovi, tuona: «A pochi giorni di distanza dalla grande mobilitazione che ha portato centinaia di agricoltori e allevatori in piazza a Trento per dire "basta" alla presenza incontrollata di lupi e orsi, ecco l'ennesimo fatto di cronaca: questa mattina un turista tedesco è stato aggredito da un orso a Dro, riportando ferite alle braccia e alle gambe. Giovedì davanti al Palazzo della Regione lo abbiamo gridato a gran voce: "Servono soluzioni adesso!».

La presenza non gestita dell'orso e del lupo, insiste la Coldiretti, è un problema serio non soltanto per allevatori e agricoltori, ma per tutte le persone e per l'impatto che questo fenomeno dilagante avrà sugli altri settori economici, come il turismo. «Forse, prima di sacrificare per legge ulteriori aree agricole a favore di hotel di lusso, sarebbe il caso di garantire l'incolumità di quei turisti che rischiamo di perdere completamente se non si interviene subito per gestire la problematica. Dopo gli animali sbranati, le infrastrutture danneggiate, ormai è palese che la presenza incontrollata della fauna selvatica rappresenta un costante pericolo per la sicurezza pubblica, È ora di dire basta! Serve subito passare da una politica di conservazione ad una di gestione del fenomeno».

Per contro l'Aidaa, associazione italiana difesa animali e ambiente, chiede trasparenza su quanto accaduto a Dro. «Innanzitutto ci sia permesso fare gli auguri di una pronta guarigione al turista ferito,- scrive l'associazione - ma chiediamo da subito una ricostruzione reale di quanto accaduto, indagini approfondite che ricostruiscano l'esatta ricostruzione della dinamica dei fatti prima di prendere decisioni definitive sul futuro di questo orso, ricordiamo che il bosco è la casa degli orsi  e degli altri selvatici e che quando ci addentriamo siamo noi a dover rispettare le loro regole».













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