Orsi in Trentino, le 12 proposte dell’Oipa: corridoi faunistici e alberi da frutta in alta quota
Il 10 maggio al Muse Tom Smith, tra i massimi esperti di orsi al mondo: ha lavorato in Alaska
TRENTO. L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha inviato al ministero dell'Ambiente un documento contenente alcune proposte per la gestione della popolazione degli orsi in Trentino. Le proposte - informa l'ente - sono suddivise in dodici punti. In particolare, si chiede l'aggiornamento dei parametri di valutazione della pericolosità di un orso previsti nel Pacobace (evitando che gli accertamenti siano eseguiti esclusivamente dalla Provincia autonoma di Trento), la creazione di corridoi faunistici al fine di favorire la dispersione dei plantigradi, il monitoraggio mediante radiocollare di tutti gli esemplari, la gestione programmata dei rifiuti organici nelle zone interessate alla presenza dell'orso e la creazione di un impianto di alberi da frutta in alta quota da lasciare a disposizione esclusivamente degli orsi.
Inoltre, l'Oipa propone degli incentivi per gli apicoltori per strutturare le arnie in maniera adeguata, l'informazione della popolazione residenziale e turistica in Trentino, il coinvolgimento dell'Ordine dei medici veterinari del Trentino nella valutazione delle questioni attinenti la gestione e convivenza con l'orso, la creazione di un tavolo nazionale stabile e di collaborazioni internazionali.
Nel documento, si ribadisce poi la contrarietà dell'organizzazione al trasferimento di 70 orsi dal Trentino e si chiede di spostare l'esemplare M49, attualmente rinchiuso al Casteller dove c’è anche JJ4, in una struttura idonea all'estero. Oggi (5 maggio) la sezione dell'Oipa di Trento ha organizzato il secondo sit-in fuori dal Palazzo della Provincia per chiedere una nuova modalità di gestione dei grandi carnivori.
Intanto mercoledì 10 maggio alle 20.45 al Muse interverrà Tom Smith, professore dell'Università di Provo (USA) e tra i massimi esperti di plantigradi al mondo, che parlerà di conservazione e coesistenza con questa specie in Nord America. Smith ha iniziato a lavorare sull’orso bruno nel 1992 nel Parco Nazionale di Katmai (Alaska) che ospita 3.500 - 4.000 orsi bruni liberi di muoversi in 1,4 milioni di ettari scarsamente antropizzati. L'incontro è organizzato in collaborazione con il Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento che ospita l'esperto per uno scambio di esperienza sulla gestione degli orsi.