GOVERNO

Orsi e lupi, il ministro Costa gela Trento e Bolzano

Roma impugnerà le nuove norme sui grandi carnivori: «Incostituzionali»



TRENTO. «Impugnerò le leggi di Trento e Bolzano sulla gestione di orsi e lupi di fronte alla Corte Costituzionale, sempre che le due province autonome non decidano di ritirare le due norme che ancora non sono state pubblicate sui bollettini ufficiali».

Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che ieri ha sollevato numerose reazioni. E la replica del governatore del Trentino, Ugo Rossi, non si è fatta attendere: «La nuova legge non è una licenza di uccidere - ha detto, invitando il ministro in Trentino - ma uno strumento per far fronte alle situazioni di pericolo».

Quindi il ministro - con un comunicato - ha comunque annunciato l’approvazione del piano lupo nazionale (atteso da tempo, ma fermo a causa della mancata condivisione delle regioni) in modo da eliminare alla radice la necessità di provvedimenti autonomi.













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La popolazione di lupo si conferma invece stabile. Cresce infine la presenza dello sciacallo dorato. Lo scorso anno complessivamente sono stati 508 i capi di bestiame predati, in gran parte (467) dal lupo. A questi numeri si aggiungono 231 esemplari di bassa corte (galline e conigli) predati dall’orso. Sul fronte della sicurezza stradale, sono stati registrati 15 incidenti con orsi (1 mortale per l’animale) e 8 con lupi