STRASBURGO

Ora legale, il Parlamento europeo valuta una revisione

Studi segnalano l'esistenza di possibili effetti negativi sulla salute umana



STRASBURGO. In una risoluzione non legislativa approvata oggi, giovedì 8 febbraio, i deputati del Parlamento europeo chiedono una valutazione dell'attuale sistema dell’ora legale e, se necessaria, una revisione delle norme.

Varie iniziative di cittadini hanno dimostrato che l'opinione pubblica è preoccupata per il cambiamento biennale dell’orario, che segna l'inizio e la fine dell'estate, e che attualmente si compie l'ultimo fine settimana di marzo e di ottobre. Numerosi studi non sono riusciti a giungere a conclusioni definitive, ma hanno segnalato l'esistenza di possibili effetti negativi sulla salute umana.

I deputati chiedono alla Commissione di condurre una valutazione approfondita della direttiva sull'ora legale e, se necessario, di formulare una proposta di revisione.

Facendo riferimento alla necessità di evitare sistemi diversi di cambio orario in ciascun Paese UE, i deputati hanno anche affermato che è fondamentale mantenere un regime orario uniforme a livello di Unione.

La risoluzione è stata approvata con 384 voti favorevoli, 153 contrari, 12 astensioni.

L'attuale direttiva sull'ora legale, entrata in vigore nel 2001, prevede una data e un'ora comuni per l'inizio e la fine del periodo dell’ora legale in tutta l'Ue, al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno. rafforzate per consentire loro di lavorare in questo modo.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza