Il caso

Operatori sanitari no-vax verso la sospensione

Il provvedimento dell'Azienda sanitaria dovrebbe scattare da metà giugno. Partite in questi giorni le prime lettere-invito definitive



BOLZANO. «In questi giorni è previsto l'invio dei primi 100 inviti definitivi, col termine ultimo fissato dal Centro unico prenotazione per la vaccinazione, decorsi 3 giorni da tale termine senza che l'interessato produca il relativo certificato vaccinale, scatteranno le prime sospensioni, che si concretizzeranno quindi a partire dalla metà del mese di giugno». Parla così Marco Cappello, direttore Ripartizione legale ed affari generali dell’Azienda sanitaria, alle prese con l’applicazione del dereto Draghi che obbliga il personale sanitario al vaccino.

«Rispetto ai 3.926 operatori sanitari non vaccinati dell'inizio - dice Cappello - solamente 559 devono ancora ricevere l'invito a giustificare la mancata vaccinazione, gli altri hanno già ricevuto una pec o una raccomandata, e per questi 559 si tratterà di altrettante raccomandate, perché non sono iscritti agli Ordini e non hanno una pec. Va aggiunto che 565 persone hanno deciso di vaccinarsi ancora prima di ricevere l'invito a farlo, per cui dal numero iniziale di 3.926 non vaccinati siamo passati a 3.361.

Dal totale abbiamo già ricevuto 1.576 risposte, quindi circa il 50% ha riscontrato l'invito iniziale, e tali riscontri sono stati suddivisi tra i vari gruppi di lavoro. Gruppo clinico per le eventuali patologie, Cupp per le prenotazioni che vengono controllate una a una, visto che ben 229 operatori si sono prenotati ma poi non si sono presentati al centro vaccinale, e Dipartimento di prevenzione per le avvenute vaccinazioni, considerato che già 1.108 operatori - conclude il direttore - hanno nel frattempo deciso di rispettare l'obbligo».

 













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