Operaio della Dana morto per un malore in fabbrica. I sindacati: «Troppo caldo, sciopero di otto ore»

Il dramma a Rivoli, nel torinese. Negli stabilimenti trentini di Arco e Rovereto protesta in segno di solidarietà, anche se l’azienda si era già mossa in Trentino per mitigare la situazione installando climatizzatori e facendo pause più frequenti



TORINO. Un operaio della Dana Graziano di Rivoli, azienda di ingranaggi per i cambi di camion, è morto ieri (21 luglio) mentre stava lavorando. Lo rende noto la Fiom Cgil di Torino.

La dinamica - spiega in un comunicato - non è ancora chiara, sembra sia svenuto per un malore e abbia battuto la testa con violenza.

I lavoratori hanno abbandonato la fabbrica per il forte choc e per rispetto del collega. Per oggi, 22 luglio, sono state dichiarate otto ore di sciopero con presidio ai cancelli della fabbrica.

«Spetterà agli organi preposti fare chiarezza su questo tragico incidente sul lavoro. Dalle prime notizie che siamo riusciti ad avere il lavoratore potrebbe essersi sentito improvvisamente male, ma non sappiamo ancora i motivi che hanno provocato il mancamento. Certo che il caldo di questi giorni non aiuta.

Sono tanti i nostri delegati che stanno segnalando malori in fabbrica dovuti appunto al caldo intenso di queste settimane.

È necessario intervenire nei luoghi di lavoro per garantire pause aggiuntive, diminuire i ritmi produttivi e assicurare la corretta idratazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Noi lo stiamo facendo, purtroppo non sempre le aziende sono disposte ad ascoltare e prendere i giusti provvedimenti" spiega Edi Lazzi segretario generale della Fiom di Torino.

In segno di solidarietà oggi negli stabilimenti trentini di Rovereto e Arco si sciopererà 4 ore: lo hanno deciso Fiom Cgil e Fim Cisl dopo le assemblee di ieri, già per altro calendarizzate. Solo l’altro ieri i sindacati avevano lanciato l’allarme caldo nelle fabbriche. La Dana a Rovereto ha installato climatizzatori, ad Arco ha contrattato con la Rsu pause più frequenti.













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