Omissione atti d'ufficio e corruzione nella pubblica amministrazione: calo dei reati in Trentino
A livello nazionale il dato è positivo ma in regione è rispettivamente del meno 52,3% e del meno 52,4 per cento
TRENTO. Crescono nella pubblica amministrazione i reati di omissione o rifiuto di atti d'ufficio (33,1%) oltre alla corruzione (25,7%) e al peculato (21,5%), mentre risultano in calo la concussione (-21,4%) e la malversazione (-10,4%).
Ma non in Trentino Alto Adige. Dove il segno è sensibilmente negativo.
Lo evidenzia un'analisi svolta nel quinquennio 2013 - 2017 da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, per capire le esigenze dei dipendenti della Pa e affiancarli con una copertura dedicata.
Secondo la ricerca nel quinquennio analizzato (2013 - 2017) a livello regionale, l'omissione e il rifiuto di atti d'ufficio, sono cresciuti esponenzialmente in Veneto (210,5%), Friuli-Venezia Giulia (89,1%) e Puglia (87,6%). Risulta invece in netta diminuzione in Trentino-Alto Adige (-52,3%), Liguria (-34%) e nelle Marche (-20,6%).
Il reato di corruzione è risultato in grande crescita in Valle d'Aosta (500%), Liguria (145,7%) e Abruzzo (120,7%). I numeri si sono quasi dimezzati nelle Marche (-61,1%) e in Trentino-Alto Adige (-52,4%).