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Omicron: in due settimane è passata dal 21 all'81%

Crescita esponenziale per la prevalenza della nuova variante sulla Delta. Lo studio è dell'istituto superiore di sanità assieme alla trentina Fondazione Kessler



TRENTO. In Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata all'81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%, mentre la Delta era al 19% del campione esaminato.

Sono questi i risultati definitivi dell'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. 

Nell'indagine precedente, e relativa ai casi del 20 di dicembre 2021, la prevalenza di Omicron era stata stimata pari al 21%.

Inoltre, "non bisogna trascurare il fatto che la variante Delta co-circola nel Paese, sia pure con una prevalenza che sta diminuendo progressivamente nel tempo, che suggerisce uno svantaggio competitivo nei confronti di Omicron".













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