Omicidio Iob, David Dallago condannato all’ergastolo
Il boscaiolo della val di Non (che si è sempre proclamato innocente) è stato ritenuto responsabile della morte del custode forestale dell'orso di San Romedio trovato senza vita nel lago di Santa Giustina: lo avrebbe aggredito per vendetta dopo che Iob aveva scoperto un furto di legname di proprietà comunale
L'IMPUTATO «In carcere da innocente per un anno e mezzo»
L'AUTOPSIA Il custode forestale Fausto Iob è morto per annegamento
IL CASO L’accusa chiama una settantina di testimoni
IL PROCESSO Omicidio Fausto Iob, da tracce sangue nessuna certezza: sconosciuta l’arma
TRENTO. Ergastolo. E’ la sentenza pronunciata dalla Corte d'Assise di Trento oggi (15 dicembre) nei confronti di David Dallago, il boscaiolo della val di Non accusato dell’omicidio di Fausto Iob, il custode forestale e amico dell'orso Baloo di San Romedio, trovato senza vita nel lago di Santa Giustina il 5 giugno del 2022.
Iob fu colpito con diverse coltellate e l’unico imputato è stato dall’inizio David Dallago, che in ottobre sempre durante il processo era tornato a proclamare la sua innocenza.
Dopo una camera di consiglio durata oltre quattro ore, i giudici hanno accolto la richiesta della pm Antonella Nazzaro.
Dallago è stato condannato per omicidio pluriaggravato e furto: nel giugno del 2022 avrebbe aggredito per vendetta Fausto Iob che aveva scoperto un furto di legname di proprietà del Comune, per poi gettarne il corpo nel lago di Santa Giustina, dove Iob è morto annegato.
Dallago si è sempre professato innocente. Per Dallago anche l'aggravante per futili motivi e per aver agito contro un pubblico ufficiale. Sono state invece tolte le aggravanti per abuso di prestazione d'opera e per aver agito per assicurarsi profitto e impunità.
È stata riconosciuta una provvisionale alle parti civili di 60.000 euro a testa ai figli di Iob, di 40.000 ai fratelli e di 20.000 ai nipoti, più le spese di costituzione in giudizio. A carico di Dallago anche il pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. L'uomo è anche in stato di interdizione legale e decaduto dalla responsabilità genitoriale.