IL CASO

Omicidio del convivente, la pena scende a 9 anni e 4 mesi

In primo grado la meranese Ester Quici fu condannata a 14 anni



TRENTO. Ester Quici, meranese di 38 anni, è stata condannata oggi dalla Corte d'assise d'appello di Trento ad una pena di 9 anni e 4 mesi per omicidio preterintenzionale per la morte del suo compagno convivente Alessandro Heuschreck, 50 anni, avvenuta nella loro abitazione il 21 marzo 2015.

I giudici hanno accolto la richiesta della difesa di concedere il massimo delle attenuanti generiche, anche in merito alla dinamica dei fatti (ci sarebbero stati 12 colpi autoinferti dalla stessa vittima, e altre 6 ferite da coltello furono inferte dall'imputata). Il procuratore generale Giuseppe De Benedetto aveva chiesto una condanna a 15 anni. Gli avvocati difensori Beniamino Migliucci ed Enrico Lofoco si dicono processualmente soddisfatti ma non escludono un'ulteriore ricorso.

In primo grado Ester Quici era stata condannata a 14 anni per omicidio preterintenzionale, mentre in appello la pena era stata inasprita (16 anni) qualificando il reato come omicidio volontario. Quest'ultima sentenza era stata poi annullata dalla Cassazione proprio in relazione alla qualificazione giuridica del reato, disponendo il nuovo processo, svoltosi ieri, con l'accusa di omicidio preterintenzionale.

Ester Quici, attualmente libera, si è sempre difesa sostenendo che Alessandro Heuschreck, morto dissanguato con numerose ferite da taglio, avrebbe compiuto un gesto di autolesionismo.













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