La protesta

Oltre 4mila agricoltori manifestano al Brennero: «Basta attacchi al Made in Italy»

Oggi e domani Coldiretti chiama a raccolta migliaia di associati al confine per fermare “l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano”. Barbacovi: "Passano alimenti trattati con sostanze e metodi vietati in Europa" (foto DLife)

CONTROLLI SUI TIR "I valichi non possono essere un colabrodo"



TRENTO. E' iniziata al Brennero la maxi manifestazione di Coldiretti a difesa del Made in Italy "per fermare l'invasione di cibo straniero spacciato per italiano mentre l'Ue mette a rischio l'etichetta". Già arrivati una cinquantina di pullman da tutt'italia.  Presenti oltre 4 mila agricoltori.

Dinanzi all’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore Coldiretti chiede anche maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola. E cita "i recenti casi di patate straniere vendute come italiane o dei falsi carciofi brindisini di provenienza africana, o dell’olio di semi venduto ai ristoranti romani come extravergine".

Una simile protesta si era svolta nel 2013 al valico italo-austriaco. "Per fermare l'invasione di prodotti alimentari stranieri spacciati per italiani che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell'agroalimentare tricolore, migliaia di agricoltori della Coldiretti da tutte le regioni lasciano le proprie aziende per andare a presidiare il valico del Brennero e smascherare il "Fake in Italy" a tavola", si legge nella nota.

La protesta degli agricoltori al Brennero: in migliaia per la difesa del made in Italy

È iniziata al Brennero la maxi manifestazione di Coldiretti a difesa del Made in Italy "per fermare l'invasione di cibo straniero spacciato per italiano mentre l'Ue mette a rischio l'etichetta". Già arrivati una cinquantina di pullman da tutta Italia.  Presenti oltre 4 mila agricoltori.

Presente con centinaia di agricoltori Coldiretti Trentino Alto Adige guidata dal presidente regionale Gianluca Barbacovi. “I valichi e i porti – afferma Barbacovi– non possono continuare ad essere un colabrodo da cui passa di tutto.   E’ necessario anche lo stop all'importazione di cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, come il grano canadese fatto seccare in preraccolta col glifosato, affermando il rispetto del principio di reciprocità: gli obblighi che vengono imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato europeo”.

Gli agricoltori si sono dati appuntamento dal mattino presto, nell'area di parcheggio "Brennero" al km 1 dell'autostrada del Brennero - direzione sud. Gli agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione delle forze dell'ordine.

"Un'azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall'estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno così concorrenza sleale alle produzioni italiane facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori", ribadisce Coldiretti che per l'occasione presenterà l'analisi sul "No Fake in Italy", con i dati sul fenomeno.













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