5 cerchi

Olimpiadi, oggi a Tokyo è il giorno dei trentini: Battocletti e Crippa in pista

Nadia partirà alle 12.26 per cercare di conquistare la finale nei 5mila. Yeman corre alle 13.30 per la medaglia nei 10mila



TRENTO. Oggi è il giorno dei trentini Yeman Crippa e Nadia Battocletti alle Olimpiadi di Tokyo.

Alle 13:30 di oggi 30 luglio  Yeman Crippa farà il suo debutto olimpico nella finale diretta dei 10.000 metri: Cheptegei, Kiplimo, Kejelcha, Barega, Kipruto, Aregawi, Kwemoi, Ahmed i colossi che affronterà.

Diecimila metri di altissimo profilo. Diecimila metri da vivere con il coltello tra i denti, nella consapevolezza – spiega la Fidal – di avere molto da guadagnare e poco da perdere in un confronto contro autentici titani della specialità. ù

Poco meno di due anni fa ai Mondiali di Doha il ventiquattrenne portacolori delle Fiamme Oro aveva raccolto un preziosissimo ottavo posto. Il primatista italiano è partito per il paese del Sol Levante con l'auspicio di provare a migliorare quel piazzamento ed alla vigilia l'impresa si prospetta quanto mai complicata. calcherà la pista dello Stadio Olimpico per provare a regalarsi il sogno qualificazione alla finale dei 5000 metri.

La ventunenne di Cavareno Nadia Battoccletti, invece  è stata inserita nella seconda delle due batterie prevista per le 12.26 italiane, con il non trascurabile vantaggio di poter gareggiare nella gara dei 5mila metri nella piena consapevolezza di quello che servirà per centrare il ripescaggio: prime cinque qualificate di ciascuna batteria qualificate di diritto, insieme ai migliori cinque tempi esclusi.

atletica leggera pista 2021 Nadia Battocletti Italia

Nella sua semifinale la campionessa europea under 23 si troverà ad affrontare 8 avversarie con primato personale migliore, tra cui spiccano l'etiope Tsegay e la keniana Obiri.

Ma anche l'inglese Mccolgan e la norvegese Grøvdal sono avversarie di lignaggio.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.