IL CASO

Oipa, ora M49 ha ancora più bisogno di tutele

«Integreremo nei prossimi giorni la nostra istanza di accesso agli atti con la richiesta della documentazione fotografica. Speriamo che l'orso non sia stato ucciso dai bracconieri e speriamo nella massima trasparenza della Provincia di Trento»



TRENTO. «Senza radiocollare, M49 ha ancora più bisogno di essere tutelato dalla Provincia e dai forestali, anche nel rispetto dell'accordo trovato nei giorni scorsi tra il ministro dell'Ambiente Costa e il presidente della Provincia Fugatti». A dirlo è l'Organizzazione per la protezione degli animali Oipa. «Ora sarà più difficile localizzare M49, fuggito dal recinto del Casteller il 27 luglio scorso, e occorre proteggerlo dai bracconieri. Chiediamo il massimo monitoraggio della zona da parte dei forestali nazionali e provinciali», commenta il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto.

«Integreremo nei prossimi giorni la nostra istanza di accesso agli atti con la richiesta della documentazione fotografica. Speriamo che l'orso non sia stato ucciso dai bracconieri e speriamo nella massima trasparenza della Provincia di Trento».

L'Oipa coglie l'occasione per ribadire la necessità che le Amministrazioni mettano in campo progetti razionali per la difesa degli animali cosiddetti «da reddito», poiché così sarebbero protetti anche i grandi predatori da ordinanze di cattura e di abbattimento, come quelle emanate di recente dal presidente Fugatti, si legge in una nota dell'Oipa.













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