Oggi maxi-operazione per trovare il corpo di Peter Neumair
La Procura ha chiesto e ottenuto tempi molto ristretti nonostante il numero dei reperti da analizzare. Urge fare chiarezza sulle tracce organiche rilevate in via Castel Roncolo, sull’auto e sul sangue trovato sul ponte di Vadena.
LE FOTO - Si torna a cercare il corpo di Peter nelle acque dell'Adige
BOLZANO. Riprendono oggi le ricerche nell’Adige del corpo di Peter Neumair, l’uomo scomparso lo scorso 4 gennaio con la moglie. In acqua verranno calate tutte le imbarcazioni disponibili su di esse troveranno posto sette cani molecolari specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua.
Le sette unità cinofile sono state messe a disposizione dal Ministero dell’interno tedesco a seguito di contatti tra i carabinieri di Bolzano e la Bundespolizei tramite il Servizio di cooperazione internazionale di polizia di Roma. I cani in questione sono specializzati nelle ricerche in ambiente fluviale. Altre unità cinofile saranno in campo lungo le rive, si tratta di cani “molecolari”, uno dei carabinieri di Bologna, due della guardia di finanza di Bolzano e tre dal Canton Ticino, Svizzera, dell’associazione Detection Dogs Ticino, già impiegati a gennaio.
La Procura ha intanto indicato i criteri d’urgenza che si spera possano essere rispettati. I dati più urgenti riguardano i reperti rilevati nell’appartamento dei coniugi Neumair, nel giardino della villa e nell’auto in uso a Benno nei giorni successivi alla scomparsa dei genitori (che non gli hanno mai premesso l’uso sistematico della vettura). I risultati delle illustrati al giudice dal perito Emiliano Giardina subito dopo Pasqua e cioè giovedì 8 aprile. I dati sugli altri reperti (tra cui il sangue rilevato sul ponte nei pressi della discarica di Ischia Frizzi da cui sarebbero stati gettati nell’Adige i due corpi) saranno disponibili entro il 29 aprile.
Entro il successivo 20 maggio saranno consegnate tutte le altre valutazioni scientifiche del professor Giardina.