La pandemia

Nuova ordinanza anti-Covid in Alto Adige: ai Mercatini una persona ogni 5 metri quadri

Il presidente Arno Kompatscher specifica alcune norme dopo l’istituzione della “zona rossa” in venti Comuni altoatesini: nelle scuole il dirigente potrà anticipare il passaggio alla Dad



BOLZANO. Dopo l’istituzione della “zona rossa” in venti Comuni dell’Alto Adige scattata proprio questa mattina, sempre oggi (24 novembre) il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza, la numero 35, per precisare alcune questioni legate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.

Il  testo contiene quattro integrazioni all'Ordinanza n.34 pubblicata lunedì 22 novembre. Innanzitutto, chiarisce che ai Mercatini di Natale è consentito un massimo di un visitatore ogni cinque metri quadrati di superficie del mercato.

La seconda norma riguarda le scuole dell’infanzia e le scuole: «Qualora un dirigente scolastico o di una scuola dell’infanzia sia a conoscenza di più risultati positivi al test per il Covid 19 in un gruppo o in una classe, in attesa delle istruzioni fornite dall’Azienda Sanitaria può adottare, sulla base delle informazioni a sua disposizione, le misure organizzative necessarie per passare dall’insegnamento in presenza alla didattica a distanza».

Due ulteriori chiarimenti riguardano i Comuni in cui si applicano regole anti Covid più severe a causa dell'aumento del numero di contagi accertati. La vendita di prodotti da asporto e consegna a domicilio è consentita dalle ore 5.00 alle ore 20.00. Non possono formarsi assembramenti di persone all'interno o all'esterno dei locali.

Anche le mense e i servizi di catering ad esse assimilabili possono continuare la loro attività. In tutti i casi menzionati devono essere osservate le norme di sicurezza vigenti.













Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona