Walter Clauser alla guida di Rezia
Il sindaco di Malosco succede a Dominici. Novità anche nel direttivo
CLES. Walter Clauser, 54 anni, sindaco di Malosco ed ispettore capo alla Questura di Bolzano dove si occupa di minori e stalking, è il nuovo presidente dell'associazione culturale Rezia, il sodalizio che da 23 anni (1995) si batte per il riconoscimento dei nonesi come minoranza linguistica ladina. Il passaggio delle consegne ieri a Cles nel corso di un incontro convocato dalla presidente uscente (e inventrice di Rezia), Caterina Dominici, che ha guidato l’associazione (di cui continua ad essere la coordinatrice) per un anno e mezzo, dopo l’improvvisa scomparsa, nell’agosto 2017, dell’ex presidente Giulio Filippi, già sindaco di Livo e presidente della cooperativa Scaf di Livo, una delle 16 che formano il Consorzio Melinda. Proprio dal ricordo di Filippi è partito l’intervento di Dominici che ha ricordato l’attaccamento ai valori culturali, di storia, di tradizioni e di costumi, che l’ex primo cittadino di Livo aveva saputo portare nella lunga trafila avviata da Rezia per il riconoscimento della minoranza nonesa fin dalle prime iniziative avviate un quarto di secolo fa.
Walter Clauser è il quarto sindaco in ordine cronologico a guidare l’associazione dopo Adriano Marini e Alberto Gius (entrambi di Malosco) e appunto il compianto Giulio Filippi. Rinnovato in parte anche il direttivo che vede tra gli altri come membri effettivi la professoressa Liliana Turri (di Vigo di Ton), a lungo docente a Merano, la coltivatrice diretta Sandra Pedrotti (Dambel), il commercialista (di Pavillo) Danilio Dal Rì e il confermato Giorgio Dominici, frutticoltore di Romallo dove resiste nel portare avanti (a suo dire in perdita) due frutteti storici delle mele tradizionali della valle di Non, la Renetta Canada.
«Mi sono avvicinato a Rezia dopo aver conosciuto la passione di queste persone nel portare avanti i valori e il patrimonio della nostra lingua nonesa ladina e ho deciso di impegnarmi per conservare e valorizzare la parlata originale, valore aggiunto per ogni popolo e per i nonesi in particolare» - ha detto Clauser motivando la sua intenzione di continuare il percorso con l’obiettivo di ottenere, finalmente, il riconoscimento di quello che è una realtà, l’appartenenza dei nonesi alla minoranza ladina. «E questo – ha aggiunto - anche nell’interesse del Trentino, e non solo dei nonesi che non cercano certo questo riconoscimento per motivi di tornaconto ma perché è una realtà linguistica e storica ampiamente dimostrata».
Per Rezia il 2019 sarà un anno intenso di iniziative con due momenti speciali. Il primo, in gennaio, alla Camera dei Deputati a Roma per denunciare ancora una volta il mancato riconoscimento delle autorità trentine dell’esito dei due censimenti in cui i nonesi si sono dichiarati ladini. Il secondo sarà la pubblicazione di un volumetto sui fondamenti giuridici della ladinità nonesa con un trattato del costituzionalista romano professor Massimo Luciani. (g.e.)