Vent’anni di canti corali tra originalità e amicizia 

L’evento. La settimana prossima “Libera Coralità Clesiana” festeggerà i quattro lustri di attività L’assessore Apuzzo: «Non ci ha mai delusi e sa onorare sempre al meglio la nostra borgata»


Giacomo Eccher


Cles. Vent’anni di originalità e di grandissime amicizie. La riassume così il presidente Massimiliano Debiasi la festa dei primi quattro lustri della “Libera Coralità Clesiana” gruppo nato nell’autunno 1999 da un gruppo di amici, neofiti dal punto musical-canoro ma accomunati dalla passione del canto corale. A dirigere allora il gruppo, così come anche oggi, era il maestro Tullio Lorenzoni che ha accompagnato l’evoluzione del coro che ha fatto dell’originalità, e spesso anche dell’improvvisazione senza molte formalità, la propria carta d’identità.

Uno sguardo al passato

Il punto di avvio è stato, come per tutti o quasi i cori da montagna che sono impostati su quattro voci maschili, il repertorio della Sat ma esplorando poi successivamente il canto Negro-Spiritual, il canto Sacro, riarrangiamenti di musica leggera e il canto d'Autore, tipologia quest’ultima nata dall’amicizia, nel lontano 2005, con il compositore veneto Bepi De Marzi che aveva portato in anni successivi al conferimento al maestro di Arzignano della cittadinanza onoraria di Cles. Il gruppo oggi conta una ventina di elementi e come detto si contraddistingue per l'approccio informale, quasi goliardico sotto certi aspetti, che maschera in parte un serio e costatante impegno verso il mondo della musica ed una continua ricerca di nuove forme canore, senza disdegnare esibizioni teatrali. Il repertorio risulta quindi molto variegato spaziando tra i vari generi, il che permette di proporre originali accostamenti durante le esecuzioni e le trasferte.

Concerti “fuori sede”

Da citare quelle a Monaco e Salisburgo, a Travesio con le Ancelle di Erato, a “Venezia Suona”, a Spello in occasione dell'infiorata, ad Adria con il Coro Plinius e molte altre. “La voglia di sperimentare nuove forme di Coralità ha portato la partecipazione ad impegnativi progetti come le collaborazioni con il gruppo musicale Miscele d’Aria Factory per la realizzazione e messa in scena delle opere teatrali “Montagne Migranti” e “Rulli di Luce”. Ma anche le serate di revival, tra teatro e musica, del compianto cantautore clesiano Carlo Piz, e l’originale manifestazione “Sole & Non …dove nasce la voglia di cantare…”, un incontro corale itinerante che ha coinvolto i cori delle valli del Noce portando a Cles decine e decine di cori nei suoi 12 anni di vita” - ha detto Debiasi presentando ieri la festa per il ventennale assieme all’assessore alla Cultura Vito Apuzzo.

La celebrazione

La festa sarà venerdì 29 novembre alle 21 nel teatro cinema di Cles e la prevendita è in corso alla Pro Loco e alla Cartollibreria Visintainer. Una festa che sarà anch’essa originale come rivela già il titolo scelto “Tola sù auta”, con riferimento alla nota d’intonazione dei canti che è sempre più alta di quella normale. «Non siamo da taglio della torta o da soffiare candeline, il nostro compleanno lo festeggeremo nel modo che ci caratterizza con una spettacolo tra canti e teatro», ha concluso Debiasi ricevendo i complimenti dell'assessore Apuzzo. «Una coralità che non ci ha mai delusi e che onora sempre al meglio la nostra borgata – ha commentato l'assessore ben felice di collaborare alla riuscita dell'evento che come è successo tante altre volte in passato con la Libera Coralità Clesiana, rimarrà negli annali di Cles».













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