Val di Sole, ex funzionario comunale denunciato: accessi abusivi alle banche dati e rapporti non autorizzati con un ingegnere
Indagine della Guardia di Finanza: oltre 1300 visure non autorizzate, violata la privacy e uso illegittimo dei servizi informatici del Comune
TRENTO. La Guardia di Finanza della Tenenza di Cles ha denunciato un'ex dipendente comunale per accesso abusivo alle banche dati e falso ideologico. L'indagine ha permesso di accertare che un dipendente comunale dell'alta Val di Sole, all'epoca dei fatti ancora in servizio presso il Servizio edilizia pubblica, frequentava abitualmente lo studio di ingegneria di un noto professionista della zona, svolgendo attività di collaborazione non autorizzata dalla Pubblica Amministrazione.
Una situazione, rilevata attraverso un attento e costante monitoraggio, che ha insospettito i finanzieri, anche in considerazione del ruolo apicale del dipendente nell'ufficio comunale. La posizione privilegiata dell'indagato - sostengono gli investigatori - avrebbe potuto infatti facilitare l'assegnazione di incarichi pubblici al professionista, generando un potenziale conflitto d'interessi.
Le indagini di polizia giudiziaria si sono quindi concentrate sull'analisi dei rapporti tra l'amministrazione comunale e lo studio tecnico, con particolare attenzione alle consulenze assegnate e alle pratiche edilizie presentate. Questi dati sono stati confrontati con le consultazioni effettuate dal dipendente comunale sul portale informatico Openkat, sistema della Provincia che permette l'accesso a informazioni catastali e fondiarie. L'indagato, a fronte di circa 1.900 consultazioni registrate, aveva effettuato in modo illecito non meno di 351 accessi abusivi al sistema informatico, generando complessivamente 1.315 visure non autorizzate. Tali operazioni hanno comportato gravi violazioni delle norme sulla protezione dei dati personali e sull'uso legittimo dei sistemi informatici in dotazione alla Pubblica Amministrazione, aggravate dall'utilizzo dette credenziali d'accesso detenute dall'indagato per conto del Comune.
Ulteriori accertamenti hanno inoltre portato alla contestazione di due episodi di falsità ideologica. Il funzionario, infatti, aveva dichiarato l'assenza di conflitti d'interesse nella predisposizione di delibere relative all'assegnazione di incarichi al professionista, affermazione risultata infondata. Le indagini hanno evidenziato che i due erano stati in passato anche soci in attività professionali.