Unanimità in consiglio per il Trento Doc in miniera 

L’accordo di programma. Il voto di Predaia dà il via libera alla sperimentazione. Il sindaco Forno: «Questo progetto darà sviluppi importanti anche turistici per il nostro territorio»


Giacomo Eccher


Predaia. Unanimità del consiglio comunale all’accordo di programma con la Provincia e la Miniera San Romedio srl per sperimentare nelle gallerie Rio Maggiore di Tuenetto, che già ospitano le celle di conservazione delle mele Melinda, anche cantine di affinamento dello spumante Trento Doc.

La seduta causa epidemia si è tenuta in videoconferenza con la partecipazione da remoto del presidente della Miniera San Romedio srl, ingegner Matteo Covi, che ha illustrato l’iniziativa che punta a ripetere, con un altro marchio d’eccellenza come “Trento Doc”, l’esperienza maturata in questi anni con Melinda. «Un esempio concreto di economia circolare che punta ed evitare sprechi di territorio con nuove strutture utilizzando spazi ricavati dall’attività estrattiva per la produzione di calce idraulica. E grazie alla temperatura costante del sottosuolo c’è anche un importante risparmio energetico» - ha spiegato Covi. Le gallerie Rio Maggiore – ha precisato – sono prive di infiltrazioni d’acqua grazie ad uno strato impermeabile in superficie che protegge la roccia dolomia dove sono scavate ed hanno la temperatura costante tutto l’anno di 12/13 °, ideale per una cantina di affinamento del Brut marchiato Trento Doc che vi soggiorna dai 18 ai 36 mesi.

L’accordo di programma approvato prevede una sperimentazione per gradi con una prima fase in una galleria già esistente che, a differenza delle celle per le mele che devono essere ad atmosfera controllata, può ospitare le bottiglie senza particolari accorgimenti tecnici, ma così al naturale. L’accordo in ogni caso non prevede nessun tipo di intervento economico da parte del Comune di Predaia ma solo la condivisione del progetto che si basa su una modifica già operativa della legge provinciale sulle miniere, datata 2006, che consente l’utilizzo diverso degli spazi scavati per attività estrattiva.

Introducendo il punto, il sindaco Paolo Forno, dopo avere brevemente ricordato l’epilogo fallimentare della Tassullo spa dopo oltre un secolo di storia, ha dato atto alla nuova proprietà di avere saputo rilanciarne l’attività e le prospettive della società che sul territorio di Predaia, oltre alle citate ipogee, conta uno stabilimento per la produzione della calce idraulica (a Mollaro) e due cave a cielo aperto rispettivamente a Coredo (Pozzelonghe) e a Vervò (Bouzen). «Questo accordo di programma – ha detto Forno - è un passaggio “madre” che dà avvio ad un progetto che darà importanti sviluppi anche turistici al comune di Predaia dove si concentrano, in un’area limitata, tre fra i più prestigiosi marchi trentini: Melinda, Trentingrana e Trento Doc».

Tra gli interventi da segnalare quello del consigliere Stefano Cova (già sindaco di Taio) che dopo aver ricordato i sempre ottimi rapporti tra l’amministrazione locale e la Miniera San Romedio ha suggerito di intervenire sull’accesso al sito delle gallerie Rio Maggiore, attualmente poco visibile e posizionato su un tornante. Suggerimento subito accolto da Matteo Covi. «Stiamo pensando ad un accesso spostato più a valle e su ipotesi di automazione da valutare anche con Melinda». Ma nessuna anticipazione sul come.













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