«Una fusione deve partire dal basso altrimenti fallisce»
Alta val di non. Botta e risposta. E controrisposta. Il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna ci tiene a non essere frainteso e a replicare al sindaco di Ronzone Stefano Endrizzi, che in una lunga...
Alta val di non. Botta e risposta. E controrisposta. Il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna ci tiene a non essere frainteso e a replicare al sindaco di Ronzone Stefano Endrizzi, che in una lunga intervista rilasciata al Trentino uscita sul giornale di ieri aveva rispedito al mittente le insinuazioni secondo cui la fusione tra Romeno, Cavareno e Ronzone non era stata impostata nella maniera corretta per tutta una serie di motivi, portando al “no” da parte di Romeno che ha fatto saltare il progetto.
«Il fallimento della proposta di fusione di tre Comuni dell’Alta Valle di Non è sicuramente una “buona occasione persa”, come dice il sindaco di Ronzone Stefano Endrizzi – sostiene Ossanna –. Purtroppo, però, anche dalle sue parole in risposta alla mia riflessione di qualche giorno fa emerge forte il controsenso a cui facevo riferimento e che ha caratterizzato, a quanto pare, anche la decisione di proporre questo ultimo referendum».
Incomprensione
Secondo il consigliere provinciale ancora ad oggi i sindaci dimostrano di «non aver capito che una fusione tra Comuni non si fa perché si condividono gestioni associate, percorsi di Unione, iniziati ancora da anni (in realtà partiti in cinque Comuni e rimasti in tre), o da convenienze economiche – aggiunge Ossanna –. Ma si fa perché è la base delle varie comunità, composta da persone, da associazioni e da realtà economiche e sociali che la vuole».
A Lorenzo Ossanna pare che ancora oggi non si voglia valutare in maniera oggettiva il fortissimo e chiaro messaggio della popolazione che ha potuto liberamente esprimere, attraverso il referendum, il suo punto di vista.
Critiche fuori bersaglio
«Mi rammarica ancora di più, anzi mi rende “basito e amareggiato” – rivela il consigliere del Patt, che utilizza volutamente le espressioni usate da Endrizzi – perché a parlare è proprio un sindaco che prima ancora di analizzare il perché di un fallimento di una (anche) sua proposta, esprime critiche sulla proposta legislativa del sottoscritto che, da legislatore, intende porre l’attenzione su un tema proprio per evitare futuri fallimenti. Una fusione deve partire dal basso – conclude Ossanna – non può essere imposta e tantomeno non può essere solo conseguenza di una gestione associata. Ne ero convinto in passato (e l’ho affermato in tempi non sospetti) e ne sono convinto anche adesso». F.B.