Un “veronese” guida il comune di Ronzone
Ronzone. Con il sindaco Marco Battisti il comune altoanauniese di Ronzone fa notizia anche a Verona, la città dove il nuovo primo cittadino risiede anche se di solida famiglia nonesa. Ne ha dato...
Ronzone. Con il sindaco Marco Battisti il comune altoanauniese di Ronzone fa notizia anche a Verona, la città dove il nuovo primo cittadino risiede anche se di solida famiglia nonesa. Ne ha dato notizia l’Arena, il principale quotidiano scaligero che all’elezione di Battisti ha dedicato un flash con tanto di foto e il titolo “Un veronese diventa sindaco in Trentino”.
Marco Battisti, infatti, oltre che albergatore ed ora anche sindaco, è un nome molto noto nel mondo del basket scaligero, ma anche in quello della Reyer Venezia sponda femminile. Legato con Gek Galanda al progetto di riqualificazione del playground di Ponte Catena, a Verona, Battisti è a capo di una lista civica e grazie alla grande affluenza, oltre il 65%, e alla fiducia che gli è stata accordata dagli elettori, ora sarà alla guida del piccolo paese della Val di Non che conta di 423 abitanti.
L’albergo della famiglia Battisti, l'hotel Stella delle Alpi, accoglie da sempre numerosi sportivi seguendo una tradizione avviata dal padre Claudio Battisti, anche lui con un passato da sindaco di Ronzone e di dirigente sportivo nelle file della Fisi, la Federazione degli sport invernali di cui è stato a lungo consigliere federale per lo sci nordico.
Ora è il figlio Marco, facendo la spola tra val di Non e Verona, a portare avanti l’hotel con passione ed idee innovative, che sta cercando anche di riflettere nell’Azienda di promozione turistica della valle di Non, nel cui consiglio rappresenta gli albergatori.
Battisti recentemente era assunto agli onori delle cronaca in Trentino per la proposta di intitolare la torre di osservazione sulla cima Penegal, ora semi-abbandonata ma un tempo non molto lontano frequentatissima meta turistica internazionale, ad Antonio Megalizzi, il giovane reporter trentino e studente all'ateneo veronese, vittima del terrorismo islamico a Strasburgo mentre lavorava al Parlamento Europeo. G.E.
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