Un gruppo di clesiani in visita ai luoghi delle foibe
Cles. Il 10 febbraio era il Giorno del ricordo, una solennità civile nazionale istituita con l'intento di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle...
Cles. Il 10 febbraio era il Giorno del ricordo, una solennità civile nazionale istituita con l'intento di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
In preparazione di questa giornata domenica 9 febbraio un gruppo di 52 persone ha colto con interesse l'invito rivolto dall’assessorato alla cultura di Cles e da Pro Cultura centro studi nonesi ad effettuare un viaggio culturale sui luoghi delle foibe. Il gruppo ha visitato il Campo Profughi di Padriciano, un campo destinato al ricovero e all'assistenza dei profughi istriani che transitavano sul territorio per venire smistati nei centri raccolta profughi di tutta Italia. Sono ancora ben visibili gli edifici a più piani che erano parte delle strutture centrali del campo, nelle quali trovavano posto la mensa comune, alcuni magazzini ed uffici amministrativi. Su quelli che sono i prati circostanti si osservano le fondamenta delle baracche in legno che erano destinate ad accogliere le famiglie: pochissimi metri quadri (4x4), senza riscaldamento per ospitare famiglie anche molto numerose. Interessante anche la visita al Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata che ha dato uno sguardo sulle complesse vicende storiche di questi popoli. Il viaggio culturale si è concluso con la visita al magnifico Castello di Miramare.
Si tratta del secondo viaggio organizzato dal Comune con lo scopo di conoscere questa triste pagina di storia: il primo fu proposto nel 2017 con la visita al centro di documentazione della Foiba di Basovizza. Nel 2019 l'approfondimento era stato dedicato invece alla Giornata della Memoria proponendo un viaggio culturale nel campo di concentramento di Mauthausen. «La popolazione - fanno notare in Comune - ha dimostrato nel tempo di apprezzare queste occasioni di approfondimento storico-culturale e i posti a disposizione vengono esauriti in poco tempo». Iniziative dunque che vanno continuate e proposte ani ai più giovani. G.E.