Ultime “Ciacole” in nones per Widmann e Keller 

Cles, stasera su Radio Anaunia gli storici conduttori del programma diranno addio al loro vasto pubblico. Entrambi ultraottantenni, lasciano lo spazio ad altri 


di Giacomo Eccher


CLES. Quella di oggi, in onda come sempre alle 20.30 su Radio Anaunia, è l’ultima puntata di “Doi ciacole dre al Nos”, programma in noneso che ha all’attivo, in quasi 18 anni di programmazione, ben 728 dirette di puro volontariato. Con oggi infatti appendono il microfono al chiodo gli storici conduttori Fabio Widmann e Dolores Keller.

«Siamo entrambi ultraottantenni, è ora di andare davvero in pensione e lasciare campo libero ad altri» - afferma Fabio che a Coredo conoscono con il soprannome ‘Pinter’. Correva l’anno 2000 quando hanno varcato la prima volta la soglia degli studi dell’emittente allora in piazza Granda a Cles per dare vita alla trasmissione in rigoroso dialetto noneso. «Dialetto? No lingua!» - correggono, senza possibilità di replica. A Radio Anaunia erano arrivati dopo che già da alcuni anni a Coredo di giovedì presentavano settimanalmente il “Filò”, vecchie storie e interviste agli anziani del paese trasmessi su Radio Sette Larici, emittente comunitaria voluta dall’allora parroco don Marco Leonardi. Per Fabio e Dolores un doppio impegno settimanale abbinando il Filò del giovedì, che per alcuni anni è continuato ad andare in onda a Coredo, con le “Doi ciacole dre al Nos” del martedì sera con una platea molto più vasta data la diffusione dell’emittente clesiana, la quale, oltre alla valle di Non, copre Val di Sole, Rotaliana e val di Cembra. Da alcuni anni radio Sette Larici è in stand bay ma le dirette su radio Anaunia sono puntualmente continuate ogni martedì salvo la sospensione estiva per le vacanze.

La vocazione radiofonica di Widmann ha radici lontane, addirittura durante il servizio militare. Il comandante – ricorda - dopo il colloquio attitudinale lo aveva messo alla radio del battaglione, come radiofonista. «C’era sempre qualcosa che non andava, gli incidenti più frequenti erano gli alpini scalciati dal mulo, e io dovevo chiamare il medico per il soccorso. Una volta, però, mi sono arrabbiato e, a radio aperta, ho detto che invece di lamentarsi per i calci gli alpini dovevano imparare a rispettare le bestie!» La battuta gli ha procurato una tiratone d’orecchi dal capitano, ma alla fine el Pinter è stato congedato con la promozione a sottufficiale “per meriti radiofonici”.

Loquela facile, occhio sveglio e capacità innata di fare battute e di “buttarsi” come con il deltaplano, che ha usato fino a non molti anni fa: questi i segreti radiofonici di Widmann, un’abilità che si è ulteriormente rinforzata accanto a Dolores Keller, poetessa in noneso di Cles che l’ha aperto ad un’altra passione, quella per il nones. «Sono quasi trent’anni che il dialetto, anzi no la lenga nonesa, la usiamo in diretta. A Radio Sette Larici abbiamo iniziato nel 1990 ogni giovedì sera e dal 2000 anche a Radio Anaunia, ogni martedì. Tutto e sempre in diretta e questo ci ha conquistato tanti affezionati ascoltatori anche da fuori valle».

Ogni puntata un ospite diverso a raccontare storie, esperienze, dare consigli intervallati da brani di buona musica “nostrana”, soprattutto canti di montagna ma pure le canzoni in vernacolo noneso di cantastorie come il compianto medico Carlo Piz. In radio hanno portato anche storie “proprie” come El Slavanel, una figura mitica della montagna che Fabio e Dolores per vari anni hanno interpretato “camuffandosi” nei boschi della Predaia per intrattenere i bambini delle scuole materne in visita sull’altipiano.

Adesso la decisione di dire basta, con la speranza che le puntate in noneso su radio Anaunia, dopo la consueta pausa estiva, in autunno possano tornare in onda con altri conduttori.















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