«Tagliamo i pini solo per motivi di sicurezza»

Cavareno. «Nessuna pressione da privati o ipotesi di cambio di destinazione, tagliamo quelle piante di pino semplicemente perché la Forestale ci ha più volte messi in guardia sulla loro pericolosità»....



Cavareno. «Nessuna pressione da privati o ipotesi di cambio di destinazione, tagliamo quelle piante di pino semplicemente perché la Forestale ci ha più volte messi in guardia sulla loro pericolosità». Il vicesindaco di Cavareno Luca Zini smorza così sul nascere la polemica innescata da un turista di Milano che possiede la seconda casa nei pressi del gruppo di alberi destinati al taglio.

«È tutto un equivoco e la situazione è stata fatta presente anche ha chi, inoltrando una lettera aperta al giornale, ha voluto rendere pubblica la vicenda» - chiude Zini.

A sollevare il caso in questione era stato, come detto, un turista affezionato di Cavareno, uno dei venti che hanno la seconda casa in quella zona prospiciente la pineta. Giovanni Lodi nel suo intervento esprimeva il suo sospetto che il taglio piante non fosse una operazione necessaria per ragioni di sicurezza, bensì un “favore” ad un vicino. La preoccupazione in realtà era originata dal timore che non venisse snaturato il verde nella pineta a monte di Cavareno, visto che già negli anni scorsi sono stati tagliati alberi di alto fusto all’interno dell’oasi verde che si estende tra via Larsetti e via Italia. «Già nel 2009 diversi di noi proprietari di immobili siti in via Larsetti sborsammo decine e decine di migliaia di euro per l’acquisto di terreno dietro le varie unità immobiliari rispetto all’importo posto a base d’asta su ciascun lotto….”, scrive Lodi, “e il Comune si era impegnato conseguentemente a conservare il “verde” all’interno della “pineta” interna. Ora rimango allibito che si voglia procedere al taglio di altri alberi ed al disboscamento finale di tale area. Io capisco benissimo si debba fare la “pulizia del bosco”, si debba fare legna per la “sorte”…ma che ora si voglia appianare tutta l’ex pineta di via Larsetti proprio pare uno scempio verso la Natura». Il turista non è infatti convinto che l’abbattimento degli alberi in parola sia “un atto dovuto” e per questo vorrebbe conoscere le motivazioni tecniche. Un’altra curiosità da appagare è quanti alberi si vorrebbero eliminare e se è stata chiesta autorizzazione e/o parere del Corpo Forestale competente. Risposta quest’ultima abbondantemente fornita dal vicesindaco che considera chiusa la vicenda. Ma a quanto pare ad alimentare i dubbi ci sarebbe un precedente, la decina di alberi avvelenati e poi abbattuti nel 2007 per cui venne fatta denuncia contro ignoti, senza peraltro avere seguito. G.E.















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