Si vedrà anche Baita Mexico  nella serie tv “Curon”

Passo mendola. Dalle Plaze a Baita Mexico, ma sempre in Val di Non. La troupe della casa di produzione milanese Indiana Production che sta girando “Curon”, la serie tv che andrà in onda su Netflix...



Passo mendola. Dalle Plaze a Baita Mexico, ma sempre in Val di Non. La troupe della casa di produzione milanese Indiana Production che sta girando “Curon”, la serie tv che andrà in onda su Netflix – il colosso dello streaming – nel 2020, pare sia rimasta colpita e affascinata dai luoghi della valle, tanto che ha deciso di trascorrere un mese intero ad effettuare delle riprese per la serie ambientata in realtà a Curon Venosta, in Alto Adige.

Dopo aver girato alcune scene nelle acque di Santa Giustina, dove tra l’altro tornerà martedì sera per un’altra sessione di riprese, la troupe si è spostata un po’ più in su, al Passo Mendola, scegliendo una location suggestiva come Baita Mexico per fare da scenografia ad alcuni spezzoni della serie televisiva.

«Cercavamo un rifugio immerso nel bosco e nella natura che avesse anche un sapore di abbandono – spiega Michele Priano, location manager di Indiana Production –. Abbiamo vagliato diversi posti, poi i nostri registi, insieme allo scenografo, hanno scelto questo luogo perché a livello visivo era quello che meglio si adattava alle immagini che si volevano creare».

Qui le riprese dureranno quattro giorni e vedranno impegnate ben 110 persone, tra cui una trentina di professionisti locali. Poi toccherà alle registrazioni in interni al Passo Mendola, dove verrà effettuato un lavoro consistente, e nei vari Comuni circostanti, da Sarnonico a Ruffrè, dove nell’occhio della cinepresa entreranno boschi, strade forestali, pascoli. Il tutto mentre un’altra unità di riprese sarà in Alto Adige, in questo momento al Salus Center di Prissiano, per delle scene nella clinica.

«Trattandosi di una serie in sette episodi, quindi una storia corposa, abbiamo sdoppiato le unità con i due registi a guidarle – aggiunge Priano –. Dagli inizi di novembre, poi, ne rimarrà solamente una per girare le parti invernali a Curon Venosta».

La serie, come detto, è ambientata proprio in provincia di Bolzano, sul lago artificiale di Resia che “inghiottì” l’abitato abbandonato di Curon, con il paese che fu ricostruito più a monte. Oggi, a testimonianza di quello che si cela nelle profondità del lago, rimane il campanile solitario che svetta dalle acque. La vicenda ha per protagonista una madre che torna nel misterioso villaggio natale nel Nord Italia con i suoi figli adolescenti, per scoprire che si può scappare dal proprio passato ma non da se stessi. F.B.













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