Se lo smartphone ci fa suoi schiavi
Vermiglio, stasera alle 20.30 al polo culturale uno spettacolo per riflettere
VERMIGLIO. Stasera alle 20.30, al teatro polo culturale di Vermiglio, spazio allo spettacolo comico per riflettere sulla schiavitù digitale e sulla dipendenza da smartphone. La serata è organizzata all’interno del progetto “Dipende da noi”, organizzato dalla Cooperativa Sociale Progetto 92. Di seguito la presentazione dello spettacolo: «Comunicare è diventato più semplice, più veloce, più efficace. La tecnologia ci ha cambiato la vita, in alcuni casi l’ha proprio stravolta. Cosa ha voluto in cambio per tanto benessere? Tutto. Gli studiosi della Columbus University calcolano che arriviamo a toccare il nostro smartphone 400 volte nell’arco della giornata. Si parte fin da giovanissimi, 11/12 anni, e stiamo con il cellulare in mano anche 6 ore al giorno. Numeri impressionanti. Si parla di “Sindrome di Capitan Uncino”: usare il solo pollice di una mano esclusivamente per lo smartphone come se avessimo un uncino come il famoso pirata di James Matthew Barrie. Le nevrosi del nuovo millennio sono servite: sentire squillare il cellulare anche quando non lo fa, entrare nel panico se non si ha rete, svegliarsi la notte e controllare se sono arrivate notifiche. Sono questi, e molti altri, gli spunti che Stefano Santomauro e Francesco Niccolini hanno sviscerato e attraversato per poterli servire in questo monologo divertentissimo e cinico allo stesso momento. Spunti di riflessione, virate improvvise, situazioni al limite del paradosso prendono lo spettatore fin dai primi minuti e non lo lasciano sino alle ultime parole». L’abilità narrativa di Santomauro è straordinaria e, grazie al suo tipico tocco surreale, riesce a far di “Like” uno spettacolo che non lascia indifferenti. La regia è affidata all’attrice Daniela Morozzi. (s.z.)