il caso

Sara Pedri: un cane fiuta qualcosa, intensificate le ricerche

Lo fa sapere il commissariato del governo. Il cane ricerca cadaveri è stato impiegato sulle rive scoscese del bacino, in particolare in località Castellaz. Chiesta la collaborazione di pescatori e residenti 



TRENTO. Ci sarebbero novità sul fronte delle ricerche di Sara Pedri, la giovane ginecologa romagnola scomparsa poco più di due anni fa nella zona del lago di Santa Giustina. Il commissariato del governo di Trento ha diffuso una nota in cui si spiega che in queste settimane sono state intensificate le ricerche dopo che un cane specializzato nella ricerca di cadaveri ha fiutato qualcosa riconducibile a una presenza umana. Tuttavia, finora le ricerche non hanno dato esito. 

«L’articolata e complessa attività di ricerca coordinata da questo commissariato del governo finalizzata a ritrovare Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa da Cles il 4 marzo del 2021 - si legge nella nota -  è stata ulteriormente intensificata nelle giornate del 25 e del 26 marzo lungo le sponde riemerse del lago di Santa Giustina, approfittando delle favorevoli condizioni meteo e del livello delle acque abbassatesi durante la stagione invernale».

«In particolare  – spiega ancora il commissariato – è stato richiesto l’ausilio di un cane ricerca cadaveri altamente specializzato del nucleo cinofili carabinieri di Bologna che è stato impiegato sulle rive scoscese del bacino, in particolare in località Castellaz, nella parte nord del lago, dove affluisce il fiume Noce. Nel contempo, sono state ulteriormente intensificate anche le attività di ricerca svolte dai vigili del fuoco a bordo di gommoni, che hanno battuto l’intero lago, le sponde riemerse e quelle percorribili a piedi. Nei due giorni di ricerca, in cui hanno fornito un valido e prezioso contributo i militari della compagnia di Cles e i vigili del fuoco volontari competenti, non vi sono stati esiti significativi».

«Il cane – continua la nota del commissariato – è stato poi impiegato anche sabato 1° aprile, giorno in cui con l’ausilio dei volontari dei locali vigili del fuoco sono stati effettuati scavi mirati in un settore specifico in cui il cane aveva fiutato segnali di interessamento, sempre in località Castellaz del Comune di Novella, frazione Cagnò. Nella circostanza, i carabinieri di Cles e i vigili del fuoco volontari hanno proceduto a scavare e rimuovere il massiccio limo depositatosi nel tempo, impiegando un escavatore per setacciare e movimentare centinaia di metri cubi corrispondenti alla zona citata e battuta con interesse dal cane, purtroppo senza esito».

Le ricerche dirette dai carabinieri della compagnia di Cles, conclude la nota del commissariato, «proseguiranno con i consueti e periodici servizi perlustrativi effettuati dai vigili del fuoco volontari mediante gommoni e natanti, tra l’altro tenendo alta l’attenzione di pescatori, sportivi, residenti e frequentatori del grande lago della Val di Non su ogni possibile segnale di interesse».













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