Sanzeno, chiuso fino a primavera il sentiero nella roccia

Sanzeno. Con un’ordinanza del sindaco Martin Slaifer Ziller da oggi fino a primavera è chiuso il sentiero nella roccia di San Romedio che collega il Museo Retico di Sanzeno all’eremo. “Il sentiero è...



Sanzeno. Con un’ordinanza del sindaco Martin Slaifer Ziller da oggi fino a primavera è chiuso il sentiero nella roccia di San Romedio che collega il Museo Retico di Sanzeno all’eremo. “Il sentiero è pericoloso sia per la caduta di sassi dall'alto sia per l'impraticabilità dovuta all'eventuale presenza di sassi sul percorso e di tratti di passerella sconnessi e scivolosi. La chiusura del transito pedonale trova giustificazione nella necessità di salvaguardare la pubblica incolumità” – motiva il sindaco nell’ordinanza. E non poteva essere altrimenti visto che gran parte del percorso si sviluppa a diversi metri di altezza sopra il livello della strada provinciale che collega Sanzeno a San Romedio. Il sentiero affianca, sospeso in alto, l'antico acquedotto che porta l'acqua del rio San Romedio in quota alle campagne della media valle. Un tragitto che, per essere percorso, deve essere sgombro dai pericoli e sicuro.

Questo sentiero nella roccia è ormai diventata un’attrazione in sé per quanti visitano l’eremo noneso, un modo davvero unico e spettacolare per percorre l’angusta valle che porta al santuario. Il sentiero nella roccia grazie ad un finanziamento europeo, era stato aperto e reso transitabile al pubblico nel 2005 con primo tratto dal Museo retico fino all'altezza dell'ottava Stazione della Via Crucis che si snoda per la valle. L'anno dopo c'era stato il completamento, a cura dei Comuni di Sanzeno e Romeno (competente quest'ultimo per gran parte del tragitto) fino alla dodicesima Stazione, poco prima della salita finale all'eremo. Il sentiero nella roccia, spettacolare ed ardito, nella prima parte (la più alta), sormonta alcune proprietà private, il maso Bertagnolli e un terreno agricolo. G.E.















Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza