Sala piena per ascoltare gli imprenditori vincenti 

Il convegno. Organizzato dalla Fondazione Cassa Rurale Val di Non, ha portato in scena  Luciano Dallago (Dalmec), Andrea Paternoster (Mieli Thun) e Valentina Chini (A.D. Chini)


Fabrizio Brida


Cles. Inizia sotto i migliori auspici il percorso della Fondazione Cassa Rurale Val di Non: sala strapiena e pubblico attento per il convegno “Economia in Anaunia”, andato in scena martedì sera della sala polifunzionale della Cassa Rurale a Cles.

Il primo evento organizzato dalla Fondazione ha riscosso un grande successo, sia per l’interesse dell’argomento, sia per la qualità e il valore degli interventi proposti. A portare degli esempi virtuosi di “fare impresa” in Val di Non, incalzati dal moderatore della serata Walter Liber, sono stati chiamati Luciano Dallago della Dalmec, Andrea Paternoster della Mieli Thun e Valentina Chini di A.D. Chini, che hanno raccontato la loro storia.

Insieme a loro è intervenuto anche Alberto Mosca, curatore del piccolo volume realizzato appositamente “Economia in Anaunia. Uno sguardo storico”, che è stato distribuito gratuitamente all’ingresso.

Oltre ai vertici della Cassa Rurale, erano presenti all’incontro anche il sindaco di Cles Ruggero Mucchi, il presidente della Comunità di Valle Silvano Dominici, i consiglieri provinciali Paola Demagri e Lorenzo Ossanna, la presidente della Federazione delle Cooperative Marina Mattarei.

A introdurre la serata è stato il presidente della Fondazione Dino Magnani che, dopo aver ringraziato i tanti attori coinvolti in questo progetto, ha illustrato le motivazioni che hanno spinto il consiglio d’amministrazione a ideare e sostenere questa iniziativa. «Tra le finalità e gli obiettivi della Fondazione, voluta fortemente dalle quattro casse in fase di aggregazione, c’è quello di sostenere il territorio con azioni volte a ricercare forme e modalità di coinvolgimento della comunità in ambito sociale, culturale ed economico, coltivando una spiccata visione per il futuro – ha spiegato Magnani –. Per fare ciò è indispensabile capire da dove arriviamo, così abbiamo deciso di partire dalla storia della nostra valle, dagli aspetti economici e sociali che negli anni si sono intrecciati”.

Questo lavoro proseguirà con l’istituzione di specifici bandi rivolti a giovani universitari della valle che vorranno approfondire le tematiche inerenti le “prospettive future”. In tutto questo, grande aiuto sarà fornito da Euricse, ente guidato dal professor Carlo Borzaga che ha anche concluso magistralmente il convegno.

Al termine di questo percorso di studio, presumibilmente alla fine del prossimo anno, saranno presentate le conclusioni in un secondo convegno, durante il quale verranno esposti i lavori svolti e le idee che i giovani avranno elaborato. Per immaginare e iniziare a costruire, passo dopo passo, il futuro della Val di Non.













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