“Riapre” la farmacia di Giuseppe De Gentili

Sanzeno. Molti i portali che, in tempo di coronavirus, hanno dato la possibilità di visitare musei, mostre, dimore gentilizie e arte in genere. In Val di Non il sito del Centro Culturale D’Anaunia,...



Sanzeno. Molti i portali che, in tempo di coronavirus, hanno dato la possibilità di visitare musei, mostre, dimore gentilizie e arte in genere. In Val di Non il sito del Centro Culturale D’Anaunia, Casa de Gentili, si è attivato per far conoscere l’antica farmacia della dimora, restaurata di recente e riallestita, anche attraverso un opuscolo da scaricare che ne narra la storia.

Il progetto di restauro era stato avviato ancora dall’ex presidente del Bim, Giuseppe Negri, scomparso nel giugno del 2018, e comprendeva anche il ripristino dell’antica biblioteca di famiglia e della quadreria. La pubblicazione dell’opuscolo “Farmacia Casa de Gentili”, frutto del lavoro della ricercatrice Katjusia Tevini (che si può agevolmente scaricare dal sito www.centroculturaledanaunia.it), è stata promossa dalla Comunità della Val di Non, il Centro Culturale d’Anaunia, l’Associazione Culturale GB Lampi, il Bim dell’Adige e il Comune di Sanzeno.

Gli antichi proprietari di Casa de Gentili risalgono al 1500; fra i loro discendenti, Giuseppe de Gentili, nato a Sanzeno nel 1871, che intraprese gli studi di farmacista. Si laureò a Innsbruck come maestro di farmacia. Tra il 1897 e il 1898 fu direttore e gestì autonomamente la farmacia Dall’Armi di Trento, la più antica della città, attiva ancora oggi sotto i portici di piazza del Duomo. A Sanzeno, De Gentili aveva solo il laboratorio. Adiacente alla casa, un grande giardino dove coltivava e raccoglieva egli stesso le erbe medicinali che confeziona per decotti e tisane curative.

«La signora di Taon di Coredo (Comune di Predaia), ultima proprietaria di Casa de Gentili, poi ceduta al Comune, aveva venduto tutto l’arredo del laboratorio al Bim dell’Adige. Il dottor Giuseppe Negri apprezzò il valore di questa oggettistica e mise a punto un progetto condiviso con gli ultimi due sindaci di Sanzeno per ripristinare l’antica farmacia» ricorda Alessandro Branz del Centro Culturale. All’ingresso del locale è stata posta una targa che lo ricorda. Tutti gli oggetti all’interno della farmacia, dopo il restauro, sono stati posizionati seguendo l’illustrazione di una vecchia fotografia del laboratorio. «Appena sarà possibile, sarà inaugurata e aperta al pubblico - aggiunge Branz –. Fra i libri della biblioteca la ricercatrice Tevini ha trovato importanti manoscritti del 1600 e tutti i documenti che le hanno permesso di ricostruire la storia del laboratorio. Ha reperito anche il diploma di laurea del dottor Giuseppe de Gentili». C.A.F.













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