REVÒ. Con l'approvazione del regolamento per l'utilizzo delle strutture pubbliche, nell'ultima seduta del consiglio comunale di Revò, anche Casa Campia si apre a importanti novità, vestendosi da sposa. Adesso è infatti possibile celebrare il rito del matrimonio e delle unioni civili tra le mura del seicentesco palazzo, nel salone degli affreschi al secondo piano, e festeggiare negli spazi del seminterrato che possono contenere oltre 100 persone, con l'intero giardino all'italiana e tutti i piani nobili per il servizio fotografico.

Spiega l’assessore comunale alla cultura, Alessandro Rigatti: «Sono personalmente soddisfatto per questa importante scelta, un passo avanti verso la valorizzazione di Casa Campia e la sua fruizione da parte di un pubblico sempre più ampio, che oggi si estende a quello delle coppie che decidono di iniziare la propria vita insieme. Sono convinto che si stia andando nella giusta direzione, perché valorizzare l'edificio significa letteralmente riconoscergli quel valore che merita e dare sempre più peso alla cultura per l'economia della nostra Valle».

La rete dei castelli, che si sta preparando grazie al coordinamento dell'Apt Val di Non, si estenderà anche alle diverse dimore storiche della Valle. Esse sono testimonianza di una storia non di second'ordine che merita di essere conosciuta e apprezzata. I comuni proprietari delle altre dimore stanno dialogando, sotto la guida della Comunità di Valle e del Centro Culturale d'Anaunia, nel tentativo di fare sempre più sistema. Gli introiti delle cerimonie saranno prima di tutto investiti nella manutenzione dell'edificio e nel restauro delle tante opere su tela originali della Casa, riacquisite nel 2011 in seguito alla mostra "Casa Campia...in mostra".

L'utilizzo degli spazi è vincolato alla presenza, per il servizio di ristorazione, di un catering. Il regolamento, completo di tariffe, è pubblicato sul sito del Comune di Revò. Già le prime coppie sono venute a Casa Campia per valutare gli spazi ed eventualmente individuarla come sede per il giorno del tanto atteso Sì. Ciò ci permette di ben sperare nel successo dell'iniziativa.

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