Quei “migranti stagionali” da Malé a Riva del Garda
TERZOLAS. Novità editoriale quella che sarà presentata domani alle 17.30 nella “Sala Nobile” alla Torraccia: si tratta dell’ultimo lavoro di Gian Paolo Margonari dal titolo “Via dei migranti...
TERZOLAS. Novità editoriale quella che sarà presentata domani alle 17.30 nella “Sala Nobile” alla Torraccia: si tratta dell’ultimo lavoro di Gian Paolo Margonari dal titolo “Via dei migranti stagionali: un viaggio nella memoria da Malé (Val di Sole) a Riva del Garda, stampato nelle edizioni “Centro Studi Judicaria”. L’opera parla di un fenomeno che segnò tutto il Trentino nei secoli passati: l’emigrazione stagionale. In questo caso però lo sguardo si sofferma sulla vicenda specifica che nel tempo vide parolòti, segantini, spazzacamini, pastori, solandri e giudicariesi, avviarsi attraverso i monti per raggiungere la località gardesana come tappa verso la pianura padana.
Il testo è anche un invito a percorrere fisicamente quel cammino, a viaggiare a piedi. E infatti Margonari, noto proprio per la sua straordinaria passione nel camminare lungo le vie e i sentieri per poi illustrarli, trasforma il libro in guida, fornendo tutti gli elementi e le informazioni per passare dalla “memoria” all’esperienza diretta. Il libro infine assume un significato particolare se consideriamo che il 2018 è stato indicato dal Consiglio e dal Parlamento Europeo come l’Anno Europeo del Patrimonio culturale. E il testo di Margonari invita proprio ad ammirare le bellezze culturali che un camminatore attento può gustare lungo il percorso proposto.
La presentazione, a cura del Centro Studi per la Val di Sole e del Centro Studi Judicaria segna la prima tappa di un progetto di collaborazione tra le due realtà che proseguirà anche in futuro. Accanto alle due sssociazioni, la Comunità della Valle di Sole con l’assessora alla Cultura Luciana Pedergnana, che all’incontro interverrà e dialogherà con l’autore assieme ai presidenti delle due associazioni Marcello Liboni e Graziano Riccadonna. L’incontro, a ingresso libero, è naturalmente aperto a tutti. (s.z.)