Quarantena a Ville d’Anaunia una storia a fumetti di Fulber 

Ville d’anaunia. Le avventure di una famiglia durante la quarantena tra le mura di casa sono diventate fumetti colorati che, raccolti in un volume, il Comune di Ville d'Anaunia ha regalato per la...



Ville d’anaunia. Le avventure di una famiglia durante la quarantena tra le mura di casa sono diventate fumetti colorati che, raccolti in un volume, il Comune di Ville d'Anaunia ha regalato per la fine dell'anno scolastico ai bambini e ai ragazzi che frequentano la scuola primaria e secondaria di Tuenno e Tassullo. Il progetto, promosso dall'assessora alla cultura Maria Teresa Giuriato, nasce dall'abile matita del fumettista trentino Fulvio Bernardini, in arte Fulber. «Più volte in questi mesi di lockdown mi sono soffermata a pensare a come avrei potuto dimostrare la vicinanza dell'amministrazione comunale al mondo della scuola» - spiega Giuriato. Nel libro “Balconi volanti” l'allegra truppa dei Daedalus capeggiata da Donald - un bambino ottimista e impulsivo, attorno al quale ruotano le vicende - affronta la quarantena. Attraverso i disegni realizzati appositamente per questa pubblicazione Fulber fa “rivivere” i personaggi delle storiche strisce che alla fine degli anni Ottanta venivano pubblicate su “Vita Trentina”. «Mi è sembrato – aggiunge l'assessora - che questa modalità di racconto potesse essere utile per fissare nella mente cosa abbia rappresentato questo periodo per ciascuno di noi, così da poter imparare qualcosa anche da una situazione così complessa ed inedita. La lettura, poi, ha anche aiutato a trascorrere il tempo di quarantena, a sorridere e a distogliere la mente da quanto stava accadendo intorno a noi». Un saluto agli studenti arriva anche dal sindaco, Francesco Facinelli, che stavolta non avrà la possibilità di incontrare i ragazzi per la fine delle lezioni. «Vi saluto con un abbraccio virtuale e con l’augurio di rincontrarvi alle feste, nei parchi gioco, nelle piazze e di sentire le vostre voci, e di sorridere vedendo l’entusiasmo nei vostri occhi». G.E.















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