Comunità Val di Non 

Progetti per 44 lavoratori

Cles. Nonostante la non proprio felice situazione finanziaria dei tempi attuali, l’assessorato alle Politiche sociali e al Lavoro della Comunità della Val di Non, guidato da Carmen Noldin, ha voluto...



Cles. Nonostante la non proprio felice situazione finanziaria dei tempi attuali, l’assessorato alle Politiche sociali e al Lavoro della Comunità della Val di Non, guidato da Carmen Noldin, ha voluto investire risorse ed energie in un sistema di protezione sociale finalizzato a rispondere alle situazioni lavorative precarie, in un’ottica di aiuto alle persone in difficoltà che rischiano di trovarsi senza nessuna rete di tutela.

I cinque percorsi

Nei cinque progetti attivati sono state coinvolte 44 persone impiegate in varie mansioni e tipologie di impiego che vanno dal servizio abbellimento urbano e rurale (7 lavoratori più un caposquadra); servizi ausiliari di tipo sociale (20 lavoratori a tempo parziale, prevalentemente donne, che con la guida di 4 capisquadra e un’opportuna formazione, svolgono attività di “animazione sociale” a supporto e sostegno di persone anziane sole, con rete familiare assente o fragile; valorizzazione di beni culturali ed artistici (7 lavoratori part – time); il progetto RI-crea a Tassullo ( 3 operatori part team); progetto RI_USO/Ricycling (4 operatori, prevalentemente donne).

Protezione sociale

Spiega l’assessore Noldin: «Si tratta di progetti e proposte che hanno una duplice valenza: intercettando sia un bisogno sociale del territorio che un’esigenza lavorativa, riescono a creare un sistema di protezione sociale che permette a persone in difficoltà occupazionale di poter lavorare per almeno un periodo nel corso dell’anno e nel contempo essere una risorsa per tutta la collettività».

il principio di fondo

L’intervento – prosegue l’assessore della Comunità della Val di Non - trae origine da una riflessione in corso da tempo appunto all’interno del Servizio politiche sociali della Comunità della Val di Non e risponde ad un principio di fondo: lo svincolo delle persone dai classici circuiti assistenziali a favore dell’acquisizione di competenze lavorative e di opportunità occupazionali, nell’auspicio di un inserimento (o re-inserimento) stabile nel tessuto sociale. G.E.















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