Primo contributo dal Fai per la Casa degli Affreschi
Il Comune di Ossana investirà 40 mila euro per dare visibilità all’edificio, attualmente inagibile, con una installazione multimediale nel vicino castello
OSSANA. La Casa degli affreschi di Ossana è stata ufficialmente inserita nella lista dei 24 beni del Fai che nel prossimo futuro verranno restituiti all’Italia. Già nella scorsa primavera avevamo ricordato che, grazie ai 3.167 voti ottenuti, la Casa degli affreschi di Ossana era il “Luogo del Cuore” più amato in Trentino Alto Adige, con l’antica dimora, dal 2000 di proprietà dell'amministrazione comunale, che era stata il sito più votato a livello regionale, riuscendo anche ad aggiudicarsi il centesimo posto nella classifica nazionale.
Promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo a cadenza biennale, il censimento “I Luoghi del Cuore” è un’occasione unica per “restituire” con un gesto concreto tutto l’amore che questo luogo ci dà. Una campagna che in Val di Sole è iniziata grazie all’amministrazione comunale di Ossana, che ha aderito all’iniziativa sostenuta dal Gruppo Fai della Val di Sole e dalla Delegazione Fai di Trento e ha trovato il sostegno di più di 3.000 persone. Grazie a questa mobilitazione il Comune ha potuto accedere al bando di finanziamento del Fai.
Notizia di questi giorni è che la Casa degli Affreschi riceverà il contributo del Fai, un sostanzioso contributo che finanzierà parzialmente il progetto di valorizzazione della Casa degli affreschi. Il contributo di 10.300 euro verrà infatti utilizzato per finanziare un progetto del costo totale di 40 mila euro che mira a ridare luce alla struttura, con un’installazione multimediale realizzata all’interno del vicino castello di Ossana.
«Il Comune di Ossana, con Fai, Funivie di Folgarida Marilleva, Bim e Apt Val di Sole, ha deciso di finanziare un progetto da 40 mila euro che mira a ridare la meritata visibilità alla struttura – ricorda l’assessore competente Laura Marinelli -. Per il futuro la Soprintendenza sta lavorando anche al restauro integrale dell’edificio che custodisce gli affreschi, che al momento è inagibile, ma allo stato attuale il progetto finanziato dal Fai è un’occasione straordinaria per tenere vivo l’interesse sulla Casa. Un grazie particolare mi sento di rivolgerlo alla delegazione Fai solandra, a tutti i finanziatori e partner del progetto, a tutte le persone che in questi mesi hanno sostenuto la causa della Casa degli affreschi e alla Soprintendenza dei beni culturali. All’interno del castello di Ossana verrà così allestita una speciale proiezione multimediale che farà rivivere, anche se solo parzialmente, la bellezza delle Casa degli affreschi».
Ricordiamo infine che la Casa degli affreschi conserva una delle poche testimonianze di pittura sacra e profana note per un palazzo civile. L’edificio, costruito nel Quattrocento al centro del paese, ha una struttura a stanze sovrapposte e gli ambienti sono finemente affrescati con soggetti raffiguranti le sette Virtù, scene della Genesi, la Madonna in trono con Bambino e Santi e altri temi sacri, ma anche musici, scene di caccia e la misteriosa figura dei prigionieri nella torre. Ancora non è dato sapere chi fossero i committenti, né quale fosse la destinazione del palazzo, per questo il Comune di Ossana, proprietario del bene, ha intenzione di avviare un progetto di restauro per la valorizzazione dell’edificio. (s.z.)
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