Pochi contrari nelle assemblee: nasce la Cassa Rurale Valle di Non
VAL DI NON. Quattro assemblee in due giorni per dare il via libera definitivo alla Cassa Rurale Valle di Non. A votare la fusione, con assemblee in convocazione straordinaria come impone la legge per...
VAL DI NON. Quattro assemblee in due giorni per dare il via libera definitivo alla Cassa Rurale Valle di Non. A votare la fusione, con assemblee in convocazione straordinaria come impone la legge per questo passaggio statutario fondamentale che richiede la presenza tra i votanti di almeno il 10% della base sociale, sono state, venerdì in successione cronologica, la Rurale di Tassullo e Nanno (a Cles, CTL, alle 17.30), la CR Bassa Anaunia (a Denno alle 18) e la CR d’Anaunia (Taio, alle 20) con votazioni quasi plebiscitarie. Non sono mancati infatti i voti contrari: 3 su 265 presenti e votanti per la CR Tassullo e Nanno con verbalizzante il notaio De Pascale; 1 astenuto su 255 votanti per la CR Bassa Anaunia su 255 soci (verbalizzante il notaio Calogero), 4 contrari e 5 astenuti su 872 all’assemblea della Rurale d’Anaunia con verbalizzante il notaio De Pascale. Ieri, nel pomeriggio al Ctl di Cles, l’assemblea che sulla carta si presentava come la più delicata quanto a partecipanti perché, come detto, per la validità del voto serviva la presenza all’assemblea di almeno il 10% dei soci. Soglia superata con 544 votanti (476 soci presenti, 68 deleghe) pari al 11,57% della base sociale. Qui il voto pro fusione è stato all’unanimità dopo l’appello di un socio che, citando l’esito delle tre assemblee delle Casse in fusione che hanno registrato alcune voci discordanti, ha chiesto un segnale di compattezza della Rurale che è stata la capofila del progetto. La fusione porterà una realtà importante a partire dalle masse amministrate per un totale che supera i 2 miliardi di euro, un patrimonio che sfiora i 160 milioni ed una base sociale di 10.000 soci su un territorio di competenza, circa 3/4 della valle di Non, con 30.000 abitanti. (g.e.)