Piano giovani, il Comune perde al Tar 

Predaia, accolto il ricorso di Brida contro l’assegnazione del posto di referente a Nicholas Chini



TAIO. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha accolto il ricorso di Fabrizio Brida contro il Comune di Predaia riguardo alla selezione del referente tecnico organizzativo per il Piano giovani di zona dell’altopiano della Predaia, denominato “Terra di Mezzo”.

Fabrizio Brida, risultato secondo al termine della selezione alle spalle di Nicholas Chini, a cui è stato assegnato l’incarico, ha presentato ricorso al tribunale amministrativo perché, a procedura già avviata, la commissione aveva autonomamente stabilito di inserire tra i criteri di valutazione anche la lettera motivazionale. Criterio risultato decisivo ai fini della graduatoria, che vedeva al primo posto Chini con 67 punti (di cui 10 per la lettera motivazionale), al secondo Brida con 66,5 (di cui 7 per la lettera).

L’avviso pubblico di selezione, però, non prevedeva che fossero assegnati dei punteggi alla lettera motivazionale. Ed è per questo motivo, per la violazione dei principi generali delle procedure comparative di trasparenza e tutela della par condicio dei concorrenti, che il Tar ha ritenuto fondato il ricorso di Brida.

La selezione, alla quale avevano preso parte quattro candidati, doveva avvenire sulla base della valutazione dei titoli professionali e delle esperienze maturate dai concorrenti (fino a 40 punti) e dell’esito del colloquio (fino a 60 punti). Dopo l’assegnazione dei punteggi per i curricula, Fabrizio Brida risultava momentaneamente primo con 16,5 punti, mentre a Nicholas Chini erano stati attribuiti 11 punti.

Prima di effettuare i colloqui, la commissione decideva dunque di riservare massimo 10 punti, nell’ambito dei 60 previsti, alla lettera motivazionale. Aspetto riguardo al quale, come detto, il bando non forniva alcuna indicazione.

Al termine dei colloqui veniva stilata quindi la graduatoria: Nicholas Chini al primo posto con 67 punti (11 per i titoli, 46 per il colloquio e 10 per la lettera motivazionale), Fabrizio Brida al secondo con 65,5 punti (16,5 per i titoli, 42 per il colloquio e 7 per la lettera motivazionale). A questo punto Brida, attraverso una motivata istanza, chiedeva l’annullamento della graduatoria finale, lamentando da una parte l’illegittimità dell’inserimento del criterio valutativo individuato dalla commissione per le lettere motivazionali, dall’altra per l’omessa assegnazione del punteggio spettante per l’iscrizione all’albo dei giornalisti del Trentino-Alto Adige.

In conseguenza di ciò, la commissione assegnava un ulteriore punto a Brida (che raggiungeva un totale di 66,5) per l’iscrizione all’albo, ma respingeva la censura inerente l’introduzione della lettera motivazionale come criterio valutativo. Censura respinta al tempo dal Comune di Predaia, ma accolta ora dal Tribunale regionale di giustizia amministrativa, che ha pure condannato il Comune di Predaia a rifondere al ricorrente le spese di causa nella misura di 2.000 euro, oltre al 15% per spese generali, agli accessori di legge e al rimborso del contributo unificato.













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