PELLIZZANO. È riuscito, nonostante la foschia e le neve leggera che cadeva, a notare il fumo che usciva dal tetto della chiesa della Natività di Maria di Pellizzano. Ha dato subito l’allarme e la tempestività dell’intervento ha evitato che questo edificio, che è un piccolo gioiello del Medioevo in val di Sole, riportasse danni gravi. A chiamare a raccolta i suoi colleghi è stato un vigile del fuoco volontario di Pellizzano che all’una della notte fra venerdì e sabato stava tornando a casa dopo una riunione in caserma. Passando davanti alla chiesa ha sentito odore di fumo. Ha alzato gli occhi per cercare di capire da dove provenisse e ha notato la colonna di fumo uscire dal tetto della chiesa, in un angolo tra il tetto e il campanile, in una scanalatura. Ha dato subito l’allarme e nel giro di pochi minuti sul posto c’erano i pompieri di Pellizzano e di Malé che con l’autoscala hanno iniziato le manovre di spegnimento. Il caso ha voluto che l’incendio non si fosse sviluppato nel sottotetto ma fosse «uscito» all’esterno: in questo modo il pompiere ha potuto vedere il fumo e il rogo non ha avuto la possibilità di svilupparsi di nascosto sotto le tegole. L’inizio delle manovre verso l’una con il rientro il caserma dopo oltre tre ore di lavoro. I vigili del fuoco hanno raggiunto il luogo dell’incendio e dopo averlo spento si sono resi conto che il fuoco aveva avuto comunque la forza di creare un buco. Per cui è stato necessario procedere immediatamente alla copertura dello stesso per evitare infiltrazioni all’interno della chiesa. Chiesa che risale al tardo Medioevo e che all’esterno è dominata dal possente campanile, dietro una deliziosa cancellata in ferro battuto, si venera la Madonnina col Bambino (opera tardo medievale), detta anche «Madonna degli annegati»: il suo culto è infiorato di molte leggende.