Parco Stelvio verso la certificazione Cets 

Sottoscritte a Malé le azioni da sviluppare per ottenere il riconoscimento: saranno investiti 4 milioni nei prossimi 5 anni



MALÉ. Il percorso partecipativo della Cets-Carta europea del turismo sostenibile del Parco nazionale dello Stelvio è approdato ieri sera a Malé a forum finale, con la sottoscrizione, da parte di tutti i soggetti coinvolti, delle azioni da realizzare nei prossimi 5 anni per ottenere l'ambita certificazione. In tutto le azioni individuate sono una trentina, articolate in sette gruppi, per un impegno economico di quasi 4 milioni di euro. Una parte significativa di esse riguarda i percorsi di visita, per valorizzare al meglio quanto di unico gli ambienti del Parco hanno da offrire. In primo luogo, naturalmente, il patrimonio naturalistico e faunistico, ma anche i masi, le malghe, il termalismo e quant’altro. Altre azioni, più trasversali, riguarderanno la mobilità sostenibile, la comunicazione, la formazione. Unite a quelle degli altri due settori del Parco, quello altoatesino e quello lombardo, andranno a comporre il Piano d'azione complessivo per la candidatura dello Stelvio alla Cets.

Presenti all'incontro, di ieri, fra gli altri, il vicepresidente della Provincia Mario Tonina e il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio trentino Claudio Ferrari, oltre ai sindaci e ai rappresentanti dei Comuni di Pejo e Rabbi, dell’Apt val di Sole e degli altri portatori di interesse.

«Sono convinto che queste azioni rappresentino la strada giusta per garantire opportunità di sviluppo sostenibile ai nostri territori - ha detto l'assessore Tonina -. Quanto di buono è già stato fatto in passato viene oggi rilanciato in un'ottica unitaria, che promuove il protagonismo dei territori e la partecipazione. La giunta provinciale è in procinto di varare una strategia organica per lo sviluppo sostenibile che coinvolgerà tutti gli assessorati, dando attuazione ad Agenda 2030, l'Agenda delle Nazioni Unite per l'ambiente, e offrendo nuove, concrete opportunità a chi vive e lavora in montagna. La Provincia c'è, ci crede e si impegnerà ma fondo per il raggiungimento di questo obiettivo».

«E' molto importante - ha sottolineato il direttore Ferrari - che si sia trovata una convergenza strategica fra i territori interessati, in modo tale da poter presentare una proposta unitaria per la candidatura del parco e quindi per lo sviluppo sostenibile delle aree interessate». L'unità di intenti e di azione è significativa anche sul versante della promozione, perché nei confronti dei visitatori esterni il Parco dello Stelvio è uno.

Il Parco Naturale Adamello Brenta ha ottenuto la Cets nel 2006, il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, a fine 2015. Con l'ottenimento della Carta anche per il Parco Nazionale dello Stelvio, il Trentino avrà dunque la totalità delle aree protette certificate. Ciò significa che su oltre un terzo della superficie provinciale verranno messe in campo strategie e azioni orientate al turismo e allo sviluppo sostenibile da parte degli attori locali, pubblici e privati, in collaborazione con le aree protette stesse.













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