No ai lombardo-veneti, sì ai ladini nonesi
CLES. Stop all’invasione lombardo- veneta e riconoscimento delle minoranze linguistiche, dunque anche quella nonesa-ladina. Questi alcuni punti del programma di Autonomia Dinamica, il movimento che...
CLES. Stop all’invasione lombardo- veneta e riconoscimento delle minoranze linguistiche, dunque anche quella nonesa-ladina. Questi alcuni punti del programma di Autonomia Dinamica, il movimento che propone alla guida del Trentino l’ex parlamentare del Patt, Mauro Ottobre. Quattro i candidati delle valli del Noce in lista a partire dall’ex consigliera provinciale Caterina Dominici che dello stesso movimento è coordinatrice di valle. Gli altri sono Marco Pinamonti ‘Bagiana’, 29 anni, attuale consigliere comunale di maggioranza a Cles nelle file degli autonomisti, il sindaco di Malosco Walter Clauser, poliziotto in servizio alla Questura di Bolzano, dove si occupa di tutela minori e stalking, e Paola Magagnotti, originaria di Caldes che ora vive a Romeno dove è sposata con due figli. Ieri a Cles la loro presentazione con intervento di Ottobre. «Il Trentino è una terra ricca, ma è fortemente a rischio se non si blocca il tentativo, del Veneto e della Lombardia, di inserirsi nelle nostre economie» - ha esordito Ottobre ricordando l’accordo di Milano (voluto principalmente dalla Lega) che ha sottratto 1,3 miliardi di risorse alla Provincia di Trento e quindi i tentativi di “invasione” dal Veneto, ad esempio con il prolungamento della Valdastico che porterebbe in Trentino la concorrenza veneta nel manifatturiero e nel commercio mettendo a rischio tante piccole imprese nostrane.
La Dominici ha da parte sua ribadito l'impegno a favore dell'occupazione giovanile e femminile, partendo anche dal sistema scolastico che deve essere ottimizzato in tutti i suoi settori. «Per questo è fondamentale tutelare l'autonomia completando l'iter della ladinità nonesa ed è proprio quello del riconoscimento della ladinità nonesa uno fra i punti cardini del nostro programma» - ha detto l’ex consigliera.
Pinamonti ha motivato la sua uscita dal Patt «per l’impossibilità di rilanciare un partito nuovo, fatto di giovani, che non riconfermasse Ugo Rossi presidente. «Noi di AD siamo il vero salvagente per la nostra autonomia» - la convinzione del sindaco Clauser, mentre Paola Maganotti, che gestisce con la famiglia un'azienda artigiana del legno a Malgolo di Romeno, si candida in AD «per amore dei suoi figli in modo che possano un giorno trarre beneficio da un'autonomia rinnovata, realmente degna di questo nome». (g.e.)