Moser, la bicicletta e la voglia di vincere 

Il campione a Rallo per la proiezione del film documentario sulla sua lunga carriera sportiva



RALLO. Selfie, applausi ed emozioni forti venerdì nel teatro parrocchiale per la proiezione del film documentario “La bici mi ha portato ai confini del mondo” che racconta la storia sportiva, ma non solo, di Francesco Moser. Il campionissimo di Palù, ormai una gloria consolidata dello sport italiano, non ha voluto mancare all’appuntamento promosso dal Comune di Ville d’Anaunia su iniziativa dell’assessore allo sport Matteo Mendini.

Tanta folla dunque e gente in piedi che ha prima seguito le immagini del documentario e poi l’interessante scambio di emozioni e di storie raccontate dal campione che con la valle di Non, in particolare Nanno e le Quattro Ville, ha da sempre un rapporto particolare costruito fin da quando, da ragazzo di belle speranze, raccoglieva mele per l’amico Marco Brentari, indimenticabile patron del Trofeo Melinda di ciclismo professionistico scomparso 4 anni fa. Al termine della proiezione è scattato l’applauso del pubblico che è stato stimolato dal bibliotecario Marcello Ranieri a confrontarsi direttamente con Moser. Il vincitore di un Giro d’Italia e di diverse classiche (tra cui tre Parigi-Roubaix) si è seduto sul palco e in maniera molto informale ha raccontato la propria esperienza, evidenziando l’importanza del sostegno dei ragazzi da parte della famiglia: «La bici – ha detto – mi ha portato ai confini del mondo, ma fondamentale è mantenere un legame con le proprie origini». Secondo Francesco Moser lo sport va praticato fin da giovanissimi, ma ai ragazzi va lasciata la massima libertà: poche pressioni e spazio al divertimento. E ancora: ha parlato dell’innata voglia di vincere e dei sacrifici che lo hanno portato a diventare un grandissimo sportivo. Al termine della serata di cui è stato protagonista, Moser è stato omaggiato dall’amministrazione comunale – rappresentata dal sindaco Francesco Facinelli e dall’assessore Mendini – di un cesto di prodotti tipici della valle. E infine ancora un applauso: il grazie di Ville d'Anaunia per le tante emozioni trasmesse dalle imprese del grande campione. (g.e.)















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